donne, attivo il fondo Nessuna da sola

Donne e violenza domestica, attivo il fondo “Nessuna da sola”

12 Giugno 2020 - di Claudia Montanari

Il periodo di lockdown ha esposto le donne ad un maggior rischio di violenza domestica, togliendo contemporaneamente le possibilità di lavorare e rendersi economicamente autosufficienti.

L’associazione Casa della Donna di Pisa ha attivato il fondo “Nessuna da sola”.

Questo fondo si propone di aiutare le donne in difficoltà ad affrontare le spese per beni e servizi di prima necessità. Per esempio affitti, utenze domestiche, pannolini e altre spese indispensabili ai loro bambini.

Nessuna da sola aiuterà tante più donne quanto maggiore sarà la generosità di quanti sosterranno la campagna di crowdfunding attualmente attivata sulla piattaforma Eppela, dove ha già raggiunto il suo target.

Donne e violenza domestica, in aumento durante il lockdown

Sono ormai passati pochi giorni da quando abbiamo riaperto gli occhi, svegliandoci da un letargo forzato durato quasi tre mesi. Un periodo in cui abbiamo assistito a molti cambiamenti, a volte rigenerazioni, ma non per questo facile da trascorrere. Abbiamo sofferto la solitudine, ci siamo sentiti vulnerabili.

Eppure, vi è qualcuno che ha dovuto reagire più di altri.

Sono le donne, in particolare coloro soggette a violenza domestica e maggiormente esposte alle difficoltà che l’emergenza sanitaria Covid-19 ha portato con sé.  

Il fondo “Nessuna da sola”

Per questa ragione, l’associazione Casa della Donna ha dato il via al progetto Nessuna da sola. Sarà possibile sostenere il progetto attraverso una campagna MSD CrowdCaring su Eppela – la principale piattaforma italiana di crowdfunding reward based – fino a venerdì 26 giugno

Da trent’anni a sostegno delle donne, Casa della Donna tutela da sempre i loro diritti e lotta contro le violenze e le discriminazioni di genere.

Eppure, l’associazione deve necessariamente far fronte ad un nuovo bisogno emerso in concomitanza dell’emergenza sanitaria: tutelare le donne maggiormente esposte a violenza domestica, il cui rischio è aumentato a causa dell’isolamento forzato.

CORRELATO: Separazioni ferme: la pandemia alimenta la violenza domestica.

Inoltre, le conseguenze del lockdown si dilagano anche alla sfera economica, minacciando l’occupazione e di conseguenza l’autonomia delle stesse.

Molte di loro hanno trovato un prezioso aiuto nell’associazione Casa della Donna che, per offrire un ulteriore sostegno psicologico ed economico, ha aperto un fondo di solidarietà a loro supporto.

L’obiettivo è quello di far fronte a tutte le problematicità che combattono costantemente le donne che sono state vittime di violenza, migranti e madri senza lavoro o precarie aggravate dall’emergenza coronavirus.

Nessuna da sola, il progetto istituito da Casa della Donna per sopperire a questi bisogni, necessita dell’aiuto di tutti per poter estendere il più possibile il proprio margine di intervento e aiutare più donne bisognose possibile!

Fino al 26 giugno sarà possibile sostenere l’iniziativa grazie alla campagna presente sulla piattaforma Eppela.

Il fondo di solidarietà mira ad aiutare almeno dieci donne, con priorità data a donne disoccupate con figli/e, offrendo un contributo per beni e servizi di prima necessità.

In particolare, il supporto economico verterà al pagamento di affitti e utenze domestiche. All’acquisto di pannolini, vestiti e generi alimentari. A materiali educativi e didattici utili alla formazione infantile.

Donne e Nessuna da sola, numeri concreti

Il valore economico dell’operazione Nessuna da sola è di 4.000 euro.

2.000 euro saranno cercati nel “finanziamento dal basso” attraverso il crowdfunding. Il raggiungimento di questa cifra permetterà di ottenere il co-finanziamento da parte di MSD Italia dei restanti 2.000 euro.

Un ulteriore motivo per offrire il proprio contributo alla campagna e far diventare quest’idea una realtà!

Il progetto rientra infatti nella call speciale che il programma MSD CrowdCaring ha voluto dedicare alle iniziative nate per rispondere a esigenze speciali che l’emergenza CoVid-19 ha creato fra le fasce più fragili della popolazione.

Quindi, persone con disabilità o con patologie respiratorie, donne in attesa, persone senza fissa dimora, vittime di violenze domestiche.

Queste iniziative si inseriscono perfettamente nel macro-progetto di co-finanziamento che ormai da tempo MSD Italia offre per promuovere quelle idee che possono migliorare e prolungare la vita delle Persone.

CASA DELLA DONNA

Casa della Donna è un’associazione no profit femminista e di promozione sociale con sede a Pisa dal 1996, ma in attività sin dal 1990.

L’organizzazione ha da sempre combattuto per i diritti delle donne, valorizzandone le relazioni, le differenze e combattendo contro la violenza e le discriminazioni di genere. Questo, tramite l’offerta di una rosa di attività predisposta all’ascolto dei bisogni dei propri utenti.

Nella Casa è presente un centro antiviolenza caratterizzato da una linea di supporto ed accoglienza. Da una casa rifugio e da un servizio di sostegno psicologico e legale capace di far fronte alle difficoltà incontrate dalle donne vittime di episodi di violenza.

Inoltre, numerose attività e servizi gratuiti sono aperti a tutte le iscritte senza nessun tipo di discriminazione. Garantisce corsi di lingua italiana per donne migranti, corsi di scrittura creativa per le detenute, laboratori creativi e programmi educativi istituiti nelle scuole.

Casa della Donna è anche fondatrice della rete nazionale dei centri antiviolenza Dire. Inoltre fa parte di Bibliolandia, la principale rete bibliotecaria nel territorio pisano, poiché dotata di una raccolta di oltre seimila volumi e cento riviste offerte al sostegno dei propri utenti. 

Foto in evidenza di S. Hermann & F. Richter da Pixabay