Champagne Dom Perignon

Dom Perignon a tutto pasto: gli abbinamenti

10 Aprile 2020 - di Claudia Montanari

Ci sono champagne e champagne, tra questi il Dom Perignon è di certo tra i più noti in tutto il mondo. Anche considerando esclusivamente questo singolo produttore, l’offerta è comunque abbastanza ampia, va dai più pregiati Vintage degli anni ’90 o dei primi 2000, o i grandi formati, fino alle bottiglie meno pretenziose, e anche meno costose. Abbinare uno champagne a tutto pasto è ormai cosa abbastanza frequente, questo tipo di vino infatti anche in Italia ha abbandonato l’uso quasi esclusivo per l’aperitivo, per arrivare senza problemi sulla tavola. Per poter supportare ed accompagnare un intero pasto è però importante scegliere con cura il Dom Pérignon da stappare, magari considerando l’idea di variare il vino nel corso del pasto.

Le caratteristiche di base del Dom Perignon
L’idea della casa Dom Perignon è quella di ricercare costantemente la perfezione, per ottenere uno champagne ideale, da poter considerare il migliore possibile. Per fare questo esperti enologi lavorano costantemente in modo da ottenere la ben nota complessità aromatica propria di questa maison, declinata poi in ogni singola annata in modo del tutto originale. Le uve di base sono Chardonnay e Pinot Nero, come da disciplinare; i vini sono poi prodotti anno per anno, sempre come cuvée millesimate. 

Sono disponibili 3 varianti di Dom Perignon, che dipendono da tempo trascorso dalla vendemmia alla bottiglia sullo scaffale. Dom Pérignon vintage è la versione commercializzata 9 anni dopo la vendemmia; le bottiglie Dom Pérignon P2 sono vendute solitamente dopo 12-15 anni dalla vendemmi; l’ultima “versione”, o sarebbe meglio dire la terza plènitude, è costituita dal Dom Pérignon P3, che è venduta dopo 25 anni dalla vendemmi. Le differenze tra le tre “versioni” si fanno sentire, lo stesso dicasi per quanto riguarda i singoli millesimi, ossia le annate disponibili.

Abbinare il Dom Pérignon
Abbinare uno champagne a tutto pasto è in genere complesso; solitamente si tende a prediligere alcune tipologie di champagne per particolari piatti. Per ottenere l’effetto migliore possibile con i piatti servizi si cambia champagne per ogni portata, o almeno un paio di volte nel corso del pasto.

In linea generale i vini Dom Pérignon ha un forte sentore minerale e vegetale, adatto ad accompagnare sia piatti a abse di frutti di mare, sia ricette ricche di umami. Il sapore intenso e marino dei ricci di mare e dell’aragosta, il profumo di sottobosco dei funghi porcini, l’aroma incomparabile dei tartufi, non è difficile trovare un’annata di Dom Pérignon che ben si adatta a questo tipo di piatti.

Dove trovare le migliori etichette
Chi desidera pasteggiare a Dom Pérignon deve anche trovare le giuste etichette, per poter spaziare all’interno dell’intera produzione della maison francese. Oggi questo è possibile anche online, grazie all’e-commerce Millésima. Un’offerta incomparabile rispetto a quella di qualsiasi altro rivenditore, Millésima propone vini direttamente dai produttori e ci offre bottiglie di Dom Pérignon per ogni occasione, comprese quelle più rare e le edizioni limitate. Il sito consente di scegliere in tuta comodità, le bottiglie saranno consegnate direttamente a casa del cliente, approfittando dell’aiuto di corrieri esperti nel trasporto di materiale fragile e prezioso.