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Pino Daniele, ex Fabiola Sciabbarrasi: “Ecco come l’ho conosciuto…”

19 Marzo 2015 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – Pino Daniele, l’ex Fabiola Sciabbarrasi: “Ecco come l’ho conosciuto..”. L’ex modella 46enne racconta al settimanale Vanity Fair alcuni dettagli della sua love story con il grande bluesman, scomparso il 5 gennaio scorso e che il 19 marzo avrebbe compiuto 60 anni. Per due mesi, l’ex moglie del cantante è sparita. “Avevo bisogno di metabolizzare e smaltire quello che è successo, che non sarebbe dovuto succedere”, racconta. “Un dolore improvviso a cui non eravamo preparati. Ho avuto paura di non farcela, di non reggere, da sola, la responsabilità dei nostri figli”. Sara, di 18 anni, Sofia di 13 e Francesco, 9. Nel corso dell’intervista Fabiola parla anche del modo in cui lei e Pino si sono conosciuti:

«Scattò subito un’intensa mentale, prima che fisica. Feci la sua conoscenza a casa di Massimo Troisi, compagno della mia amica e collega Nathalie Caldonazzo, una sera in cui non volevo neanche uscire perché ero fresca di separazione: li raggiunsi dopo cena, in tuta. Non conoscevo tutto il repertorio di Pino, ma adoravo la canzone  “Quando”, che era la colonna sonora del film di Massimo “Pensavo fosse amore invece era un calesse”».

Come la conquistò Pino? “Con il sorriso”, spiega la Sciabbarrasi, che continua:

“Come tutti i napoletani, aveva una simpatia insolente e una grande ironia. Non era timido, era capace di essere molto solare quando voleva, ma anche di alzare barriere invalicabili se non voleva farti passare. Ci volle un anno comunque prima che ci mettessimo insieme. C’erano le separazioni da gestire: la sua, con due figli, era più complicata, e io volevo una situazione chiara (…).”

Proprio a Fabiola è dedicata la canzone “Io per lei”, grande successo di Pino. L’ex modella spiega come il cantante volle “immensamente” i suoi figli, ma, allo stesso tempo, non si può dire che sia stato un padre presente nel quotidiano per via dei suoi impegni lavorativi. Allo stesso tempo, l’artista aveva un suo “integralismo” che mal si concordava con le esigenze di Fabiola di affermarsi come madre in carriera: “Sentiva di non avermi in esclusiva e questo lo destabilizzava (…) Non c’erano ancora terze persone di mezzo, ma entrambi ci siamo creati in testa fantasmi sempre più ingombranti”. Il loro matrimonio è naufragato e alla donna rimane un rimpainto: “Quello di non aver gestito la separazione con una serenità che avrebbe tutelato maggioramente i figli”.

(Foto La Presse).