Elisabetta II, regina d'Inghilterra, nelle sue vene sangue di Maometto?

Per la regina Elisabetta, il 6 febbraio ha un significato speciale e complicato

7 Febbraio 2019 - di Claudia Montanari

LONDRA – Il 6 febbraio è, ormai da moltissimi anni, un giorno particolare per la regina Elisabetta: la sua ascesa al trono ma, al contempo, la morte del padre, Re Giorgio VI, di cui Elisabetta era erede.

La notizia arrivò da Sandringham alle 10.45 del 6 febbraio 1952: “Il re, che è andato a dormire la scorsa notte con la sua solita salute (Giorgio VI era malato di tumore da alcuni mesi), è passato dalla vita alla morte nel sonno, questa mattina”. I giornali all’epoca lo riferirono parlando di shock. Dopotutto, Re Giorgio VI era stato fuori per un impegno reale il giorno prima. Eppure, il re era morto. Alle 17:00 dello stesso giorno, un Consiglio strettamente privato si riunì al St. James’s Palace a Londra. Venne firmata una dichiarazione in cui si proclamava la principessa Elisabetta II nuova sovrana.

Il 6 febbraio 1952, il re era morto. Lunga vita alla Regina.

Lei, al momento, era in Africa, in un tour reale del Commonwealth britannico. Alle 20:47 ora del Kenya, il suo aereo swxollò per Londra. Quando atterrò nella capitale britannica, l’allora 25enne Elisabetta II scese per la prima volta dall’aereo non come erede al trono ma come regina.

A questo punto è facile da capire come il 6 febbraio sia per la regina Elisabetta un giorno complicato. Ieri 6 febbraio 2019 è stato il 67° anniversario di questi eventi mondiali simultanei: la morte di re Giorgio VI e l’ascensione della regina Elisabetta II. Ogni anno, in questa data, vengono esplosi dei colpi di pistola come saluto dalla Torre di Londra e campane suonano dall’Abbazia di Westminster, ma la Regina non è lì ad ascoltare.

Lei trascorre privatamente il 6 febbraio di ogni anno a Sandringham, dove è nato suo padre e dove è morto. Presto tornerà a Londra, facendo apparizioni e discorsi nei suoi caratteristici look colorati. Ma, per ora, la monarca che regna da più a lungo nella storia britannica ha bisogno di stare sola, lontano dai riflettori, per vivere questa giornata di emozioni contrastanti che ha definito la sua vita per sempre.