sciopero degli attori di Hollywood

Sciopero degli attori: cosa sta succedendo e cosa dobbiamo aspettarci

19 Luglio 2023 - di Claudia Montanari

In questi giorni il mondo del cinema è scosso dallo sciopero degli attori di Hollywood (il primo dal 1960) con conseguenze che potrebbero avere un impatto significativo sull’industria dell’intrattenimento globale. L’associazione SAG-AFTRA, guidata da Fran Drescher, ha indetto questa protesta che avrà come conseguenza il blocco delle produzioni, interviste e festival.

Sciopero degli attori, cosa sta succedendo

Le trattative tra SAG-AFTRA, che rappresenta oltre 160.000 attori di cinema e televisione, e l’AMPTP, l’alleanza dei produttori e dei rappresentanti dei grandi studi e delle piattaforme di streaming, sono fallite dopo quattro settimane di negoziati intensi. Il contratto degli attori è scaduto il 12 luglio e questa impasse ha portato alla proclamazione dello sciopero, il primo dal 1960.

I motivi dello sciopero

Le ragioni dello sciopero sono diverse. Gli sceneggiatori avevano precedentemente proclamato uno sciopero per ottenere maggiori tutele economiche, sanitarie e royalties più consistenti quando i loro lavori vengono trasmessi in streaming. Ora, gli attori si sono uniti alla protesta, chiedendo adeguamenti dei compensi, limitazioni sull’uso dell’intelligenza artificiale e dei mezzi digitali per alterare le immagini. È importante sottolineare che la stragrande maggioranza degli attori affiliati al sindacato riceve compensi minimi e molti devono svolgere altri lavori per vivere.

Effetti “apocalittici”

Gli effetti di questa protesta saranno significativi. Gli attori dovranno astenersi da diverse attività, compresa la recitazione, il doppiaggio, le interviste e le promozioni. Ciò comporterà non solo la paralisi dei set, ma anche il ritardo delle serie previste per l’autunno e dei film in produzione. È probabile che i palinsesti televisivi si baseranno principalmente su programmi di informazione, soap opera, talk show e game show, che non rientrano nell’ambito di SAG-AFTRA.

Inoltre, la promozione dei progetti attuali e futuri sarà compromessa poiché gli attori non potranno partecipare a festival e svolgere attività promozionali. Ciò potrebbe influire sull’organizzazione di eventi come la Mostra del cinema di Venezia, il Toronto Film Festival e persino la cerimonia degli Emmy Awards.

Uno dei principali protagonisti che ha lanciato l’allarme è Barry Diller, presidente di Iac e Expedia ed ex capo di uno studio di Hollywood. Secondo Diller, se non si raggiungerà un’intesa entro il primo settembre, gli executive e le star più pagate dovrebbero tagliarsi di un quarto i compensi. Questa situazione di stallo ha minato profondamente la fiducia tra le parti coinvolte.

Sciopero degli attori, si prospettano molti mesi di stallo

Le conseguenze di uno sciopero protratto fino alla fine dell’anno potrebbero estendersi ben oltre il 2023. Barry Diller ha espresso la preoccupazione che ciò potrebbe portare a un crollo degli abbonamenti in streaming e delle vendite dei biglietti ai botteghini. A lungo termine, un accordo tardivo potrebbe causare la mancanza di fondi per nuove produzioni, mettendo in pericolo l’intera industria cinematografica.

Al momento, il grande pubblico non ha ancora avvertito l’impatto diretto di questa doppia agitazione. Sarà solo alla fine dell’estate che lo sciopero inizierà a pesare sui palinsesti televisivi e sulle uscite cinematografiche. Serie televisive popolari come “The White Lotus” o “Emily in Paris” potrebbero essere interrotte, e anche produzioni cinematografiche molto attese, come la versione wide screen di “Wicked” con Ariana Grande, potrebbero subire ritardi o addirittura cancellazioni. Tom Cruise ha già bloccato le riprese del nuovo “Mission Impossible” come segno di solidarietà verso i colleghi scioperanti.

Celebrità come George Clooney hanno sostenuto la linea dura del sindacato Sag-Aftra. Clooney ha affermato che molti attori e sceneggiatori non riescono a sbarcare il lunario, considerando questa situazione come un punto di svolta nell’industria cinematografica.

L’impatto dello stop di Hollywood si fa già sentire su altre industrie “collaterali”, come quella della ristorazione, a Los Angeles. Tuttavia, tutti gli attori coinvolti nell’industria cinematografica si augurano che lo sciopero non continui all’infinito. L’agitazione ha già portato alla rinuncia di celebrità di primo piano a partecipare alle promozioni dei loro nuovi progetti. Margot Robbie, ad esempio, ha deciso di non partecipare alle promozioni previste per il suo nuovo film “Barbie”.

Il senso dello sciopero

Lo sciopero degli attori di Hollywood va oltre la semplice stagione cinematografica o televisiva. Si pone come una sfida per l’intera industria dell’intrattenimento, sollevando questioni sul rapporto tra quantità e qualità delle produzioni, nonché sul valore etico, umano e artistico del lavoro svolto. Potrebbe portare a un cambiamento epocale nell’industria cinematografica e televisiva, obbligando tutti a riflettere sul futuro e sulle strade più equilibrate e sensate da seguire.

Fonti:

Crediti fotografici; Photo by Andrea Piacquadio