Carote, cipolle e sedano schizzano nei rincari: soffritto si fa...amaro

Carote, cipolle e sedano schizzano nei rincari: soffritto si fa…amaro

11 Maggio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Carote, cipolle e sedano schizzano nei rincari e anche il soffritto si fa amaro per le tasche degli italiani. Prezzi record per i tre vegetali con aumenti a tre cifre rispetto a un anno fa. Colpa ancora una volta del clima ma anche dei costi degli imballaggi, come rivelano le elaborazioni di Bmti sui dati all’ingrosso rilevati nel mercato di Roma, appartenente alla Rete Italmercati. Questi prodotti, da sempre considerati “poveri”, si stanno adeguando a incrementi di altri prodotti come le patate, i finocchi e le verze, i cui prezzi negli ultimi anni sono triplicati.

Cipolle in aumento, si importa dall’estero

Comprare frutta e verdura non è più una scelta economica, come accadeva fino a poco tempo fa. Chi va a fare la spesa se ne è certamente reso conto. Due buste di insalata biologica possono arrivare a costare 5 euro. E’ quasi impossibile trovare la variante iceberg a meno di 1,50 euro. Le cipolle dorate, a causa del caldo della scorsa estate che ha rovinato il prodotto, sono tra le più care. Nei mercati, essendo terminata la disponibilità nazionale a favore di quella estera, il prezzo è in aumento del 150% rispetto allo scorso anno.

In generale, appesantiti dal caro prezzi e dal cambiamento climatico che ha decimato i raccolti, gli italiani hanno tagliato gli acquisti di frutta e verdura, che sono crollati del 9% in quantità rispetto allo scorso anno, ai minimi da inizio secolo, ha fatto sapere Coldiretti nelle scorse settimane.

Picco per sedano e carote

Un altro picco insolito si registra anche per i listini del sedano da costa verde e delle carote, la cui disponibilità è molto limitata a causa di un rallentamento della produzione determinato dalla temperatura ancora non elevata, soprattutto la notte. Rispetto ad un anno fa, si rileva un incremento del 135,29% e del 118,18%. Per tutti e tre questi prodotti, bisogna considerare l’aumento dei costi dei materiali di imballaggio, in particolare la plastica, la crescita dei costi delle fibre plastiche delle serre sotto cui vengono riparati i prodotti e i fertilizzanti. (FONTE ANSA).