Cannes 2018, Kristen Stewart, via le Louboutin davanti ai fotografi

Cannes 2018, Kristen Stewart, via le Louboutin davanti ai fotografi

15 Maggio 2018 - di Silvia_Di_Pasquale

CANNES – Kristen Stewart, membro della giuria del concorso presieduta da Cate Blanchett, ha deciso di fare uno strappo alla regola e, mentre camminava sul red carpet prima della proiezione di ‘Blakkklansman’ di Spike Lee, s’è sfilata le sue scarpe décolleté, davanti ai fotografi e agli altri ospiti. Come molte altre celebrities, l’attrice indossava delle Louboutin dall’iconica suola rossa.

Un gesto che è sembrato rivoluzionario, ma che in realtà è un déjà vu. Lo aveva già fatto la star americana Julia Roberts proprio a Cannes. Il rigidissimo dress-code del Festival prevede infatti scarpe alte e abiti eleganti per le donne, ma la pretty woman mondiale aveva già rotto la tradizione. Ad onore del vero, va ricordato che anche la stessa Kristen si era già tolta le scarpe al festival di Cannes del 2016, ma in quel caso non lo aveva fatto sul red carpet.

Intanto Cannes si impegna per la parità di genere e promette di rendere più trasparente il processo di selezione, spingendo verso l’uguaglianza. E’ il risultato concreto, in un atto con tanto di firma, della riunione tra rappresentanti dei movimenti femminili che per la prima volta si sono date appuntamento per conoscersi, parlare delle attività nei singoli paesi, confrontando le proprie esperienze e lavorando su obiettivi comuni, il primo dei quali è il raggiungimento del pari trattamento economico. Il direttore generale del festival Thierry Fremaux ha firmato un impegno scritto. Fremaux ha sottoscritto il documento nel padiglione Cnc sulla spiaggia di Cannes, insieme a Edouard Waintrop, direttore artistico della Quinzaine des realisateurs e Charles Tesson, direttore artistico della Semaine de la Critique.

In prima fila, testimoni del patto, Cate Blanchett presidentessa della giuria del concorso per la Palma d’oro con le giurate Kristen Stewart, Ava DuVernay e Lea Seydoux. L’impegno è stato elaborato dal gruppo francese di parità di genere 50/50 entro il 2020, insieme agli altri gruppi: i movimenti Time’s Up americano e inglese, l’italiano Dissenso Comune, lo spagnolo Cima, il greco Wave.