Ornella Vanoni età, ex marito, Gino Paoli, vita privata 5

Ornella Vanoni età, ex marito, Gino Paoli, vita privata

6 Febbraio 2018 - di Silvia_Di_Pasquale

Ornella Vanoni (età: 83 anni) è una delle artiste più attese sul palco dell’Ariston per la 68esima edizione del Festival di Sanremo. Canta il brano “Imparare ad amarsi” insieme a Bungaro e Pacifico. Vanoni è nata a Milano il 22 settembre 1934. In attività dal 1956, è considerata una delle migliori interpreti della canzone italiana. Icona di stile e bellezza, di lei la giornalista Lina Sotis ha detto:

Bellissima, viziatissima, esagerata come possono esserlo solo le belle ragazze che ogni volta che varcano una soglia fanno un’entrata che stende i presenti. Figlia unica, di ottima famiglia borghese, papà e mamma che l’adoravano, aveva un guardaroba molto rifornito per l’epoca. Insomma, gli uomini la guardavano per quello che c’era dentro l’abito, le donne anche per il vestito. Era sempre lei che lanciava una moda, sempre lei che la fiutava in anteprima”.

Dopo aver avuto una relazione il regista teatrale Giorgio Strehler, Ornella Vanoni si avvicinò al collega Gino Paoli. Di lui l’artista ha detto: “Quello con Gino è un legame che non si è mai sciolto”. mentre lui: “Ha una carica espressiva viscerale. Ha un carattere esagerato qualunque cosa faccia.(…) Quando la guardo mi viene voglia di proteggerla”. Nel 1960 Vanoni sposò però un altro uomo:  l’impresario teatrale Lucio Ardenzi. Una relazione che finì poco dopo la nascita del figlio Christian. L’artista milanese ha spiegato: “Ero ancora innamorata di Paoli. Il giorno delle nozze non mi sarei dovuta presentare, avrei dovuto dire la verità, sarebbe stato più leale”.

In una recente intervista con Vanity Fair a firma di Malcon Pagani, Ornella Vanoni ha parlato della sua giovinezza:

“In spiaggia, da giovane, mi chiamavano culo d’oro. Ma più che bellissima ero particolare. Avevo un viso molto moderno. E siccome avevo una grande cicatrice sul collo, usavo il corpo come scudo. Durante la guerra, mi avevano curato male una ferita, torturandomi con aghi terrificanti, senza antibiotici o medicine per togliere il dolore. Le garze e i cerotti non mi hanno aiutata, né mi hanno dato forza caratteriale. Ero molto timida. Lei non sa com’ero timida”.