Meghan Markle a Wimbledon: perché teneva in mano il cappello senza indossarlo

Meghan Markle a Wimbledon: perché teneva in mano il cappello senza indossarlo

16 Luglio 2018 - di Silvia_Di_Pasquale

LONDRA – Meghan Markle e Kate Middleton hanno fatto la loro prima uscita insieme al torneo di Wimbledon. Entrambe hanno catturato l’attenzione dei presenti non solo grazie alla loro bellezza, ma anche per via degli spenditi outfit sfoggiati.

Kate è rimasta fedele ai suoi tubini. Meghan ha invece optato per un look oltremodo adatto alla situazione: pantaloni bianchi e camicia a righe firmata Ralph Lauren. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]. La duchessa del Sussex aveva con sé il suo cappello preferito della Madewell. Lo teneva in mano senza indossarlo. Dettaglio che ha destato qualche curiosità, ma che ha una spiegazione ben precisa.

Si tratta di una regola delle linee guida della Royal Box. Alle donne nei posti VIP di Wimbledon viene chiesto di astenersi dall’indossare cappelli, per evitare di oscurare la vista della partita a chiunque sia seduto dietro di loro. Insomma, qualcosa di simile a ciò che accade nella vita quotidiana a chiunque vada al cinema o a teatro.

E’ stato Novak Djokovic a vincere il quarto torneo di Wimbledon. Nella finale, il serbo ha battuto il sudafricano Kevin Anderson in tre set, con il punteggio di 6-2, 6-2, 7-6, dopo 2h19′ di gioco.

“Oggi è facile parlare degli ultimi due anni – la soddisfazione di Djokovic -. Quello che ho imparato è che devo sempre credere in me stesso, nel processo che si sta seguendo. Non sono stati anni facili, ho dovuto affrontare un brutto infortunio e un’operazione chirurgica. In tanti momenti ho dubitato, non sapevo se sarei tornato a questi livelli. E’ bello esserci riuscito qui”.

Davanti alla moglie Jelena, e al loro bambino Stefan. “Questo stadio è un posto sacro per il tennis. Ho avuto il privilegio di giocare cinque finali qui, ma questa – con mio figlio che mi guarda dalla tribuna – mi rende particolarmente orgoglioso”.

A 31 anni sembra iniziare una nuova stagione per Djokovic. Chissà, viceversa, se avrà altre simili occasioni Anderson, più rassegnato che deluso per la sconfitta.

“Non voglio cercare scuse, Nole ha pienamente meritato il titolo – il commento del sudafricano -. Per me restano comunque due settimane fantastiche. il Sud Africa ha una grande tradizione nel tennis, magari non negli ultimi anni. Ma è fantastico vedere la nostra bandiera in alto, in questo club. Spero che tra 20 anni un giovane del mio paese vinca qui, e magari si ricordi di me, per essere stato la sua ispirazione”.