L’attivismo di Meghan Markle non finirà con le elezioni americane

6 Novembre 2020 - di Silvia_Di_Pasquale

L’attivismo di Meghan Markle non finirà con le elezioni americane perché la duchessa ritiene che “incoraggiare le persone alla partecipazione” sia “importante”. Lo ha rivelato un suo portavoce.

Nel Regno Unito non sono mancate proteste per l’impegno dell’ex attrice in vista dell’Election Day, ma di fatto non ha infranto il protocollo reale perché non ha manifestato il suo supporto per un candidato specifico.

Non è difficile immaginare però a chi sia andato il suo voto, considerando che Donald Trump ha fatto delle battute poco carine verso di lei.

Il portavoce di Meghan ha detto a Insider: “Parte dell’essere un membro attivo della società è prendere parte al processo democratico”.

“Quindi incoraggiare le persone a farsi coinvolgere nella politica è qualcosa di importante”.

Sebbene i commenti del Duca e della Duchessa siano stati fatti “in una parte molto importante del ciclo elettorale”, ciò non esclude che entrambi continueranno ad essere attivi sul piano politico nei mesi futuri.

Meghan ha votato in anticipo per posta alle elezioni presidenziali del 2020 e sarebbe “in trepidante attesa” dei risultati nella villa di Santa Barbara.

In queste elezioni Harry non ha potuto votare perché non è un cittadino americano. Lui stesso ha spiegato che non ha mai votato neanche in patria, vista la posizione neutrale della famiglia reale.

“Meghan era un’americana molto prima di diventare una reale”, ha detto una fonte anonima, specificando.

“Non avrebbe perso occasione di votare a queste elezioni, indipendentemente da dove vive”.

Meghan Markle e l’importanza del voto.

Meghan Markle aveva parlato dell’importanza di andare a votare nei mesi scorsi, spiegando:

“So cosa vuol dire avere una voce e anche cosa vuol dire sentirsi senza voce”.

“So anche che così tanti uomini e donne hanno messo in gioco la loro vita per farci sentire”.

“E questa opportunità, quel diritto fondamentale, è nella nostra capacità di esercitare il nostro diritto di voto e di far sentire tutte le nostre voci”.