Emilio Solfrizzi: età, chi è la moglie Renata Del Turco FOTO

Emilio Solfrizzi: età, chi è la moglie Renata Del Turco FOTO

17 Febbraio 2017 - di Claudia Montanari

ROMA – Emilio Solfrizzi: età, chi è la moglie Renata Del Turco FOTO. Protagonista della fiction Amore pensaci tu in onda in prima serata su Canale 5, Emilio Solfrizzi è uno degli attori italiani più apprezzati degli ultimi anni. Classe ’62, Emilio Solfrizzi ha 54 anni ed è nato a Bari. Appassionato di teatro e recitazione fin da giovanissimo, è divenuto famoso al grande pubblico soprattutto come l’Emilio Ricci della fiction Sei forte maestro e il Paolo Giorgi di Tutti pazzi per amore. Tuttavia, il suo curriculum è ricco di ruoli di successo in fiction televisive e film al cinema come Maschi contro Femmine o Sei mai stata sulla luna? per citarne solo alcuni tra i più recenti.

Oltre ad essere un attore di talento, Emilio Solfrizzi è anche considerato un uomo affascinante. Le fan dell’attore devono però mettersi il cuore in pace: Emilio è infatti felicemente sposato. Ma chi è la donna che ha rapito il cuore dell’attore? Lei si chiama Renata Del Turco (ecco la sua foto) ed ha una carriera lavorativa di successo: è infatti responsabile dell’ufficio legale del parco scientifico Tecnopolis di Bari. Ed è proprio a Bari che i due si sono conosciuti nel periodo degli studi, per poi sposarsi nel 1994. Emilio e Renata hanno anche 2 figli, Francesco e Luca. Proprio in merito al suo rapporto con i figli, in una intervista Emilio Solfrizzi ha confessato del suo approccio al ruolo di padre:

“Amico in certi momenti, ma anche severo; e su certe regole non transigo”.

In una intervista a Repubblica, l’attore ha raccontato anche alcuni particolari in merito alla sua vita privata di quando era giovane. I genitori non volevano che lui studiasse recitazione:

“All’ epoca, ai miei genitori non piaceva l’ idea che io facessi l’ attore. Loro si aspettavano che seguissi almeno una facoltà classica; mio padre era professore di matematica, mio fratello era iscritto a medicina, e a quei tempi solo la cartuscella sembrava garantire un titolo spendibile. Raccontavano ai parenti che frequentavo giurisprudenza…ma io, già a sedici anni, avevo cominciato con gli spettacoli e a un certo punto decisi di seguire il mio istinto, o meglio di seguire il mio amico Tata che si era iscritto al Dams, a Bologna. Ci siamo perfino laureati”.