dieta-kim-kardashian

Dieta inversa di Kim Kardahian: a cosa serve

16 Giugno 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

Chi segue una dieta per eliminare i chili di troppo deve essere consapevole che i risultati ottenuti vanno mantenuti. Non ci sono le restrizioni del regime prettamente dietetico, ma in ogni caso non si può pensare di azzannare alimenti nemici della linea come se ci fosse da un giorno all’altro il via libera. Chi ha avuto a che fare con una dieta ne è consapevole. Quanto raggiunto va difeso perché sarebbe un peccato mandare in fumo mesi di lavoro. Il conteggio delle calorie è il primo passo per seguire una cosiddetta dieta inversa, quella che non permette di riprendere i chili persi.

Bisogna prendere in considerazione il numero di calorie che si mangiavano nella dieta precedente (quella con cui si è perso peso) per aumentarla gradualmente di quantità. Gli esperti raccomandano di salire di circa 50-100 calorie a settimana. Se prima si consumano circa 900 calorie a settimana, per iniziare la dieta inverso dovrà salire a 1.000 calorie.

Questo metodo è popolare tra le celebrities, come ha spiegato Melissa Alcantara, personal trainer di Kim Kardashian. Ovviamente l’aumento deve basarsi sul consumo di cibi sani. Come si legge sul sito Womenshealthmag, “gli esperti raccomandano di aumentare la percentuale di proteine ​​la prima settimana per mantenere la massa muscolare. Quindi è possibile aumentare i carboidrati, introducendo più riso, pasta o cereali, ad esempio. E, naturalmente, non dimenticare mai frutta e verdura. In realtà è piuttosto semplice: l’obiettivo finale è quello di mangiare con coscienza, scommettendo sulle calorie che provengono da cibi sani. In questo modo eviteremo l’effetto rimbalzo”.

Vero è che il conteggio delle calorie non è tutto. Chi vuole portare avanti un regime alimentare sano dovrebbe focalizzarsi di più sulla qualità del cibo che mangia. Lo ha sottolineato la nutrizionista Rhiannon Lambert, la quale ricorda che le persone dovrebbero concentrarsi su “tutto con moderazione” e il conteggio delle calorie potrebbe portare a ignorare i componenti chiave della nutrizione. A parità di calorie assunte si può essere magri, normali o obesi. E’ la qualità a fare la differenza.