Da Blake Lively a JLo, star salutiste che sponsorizzano alcolici: a rischio credibilità

Da Blake Lively a JLo, star salutiste che sponsorizzano alcolici: a rischio credibilità

13 Luglio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Da Blake Lively a JLo, star salutiste sponsorizzano alcolici, ma mettono rischio la rischio credibilità. Un articolo del Daily Mail mette in discussione la nuova attitudine di alcune celebrities nello sponsorizzare bevande alcoliche, pur avendo sempre difeso stili di vita sani. Di recente, l’attore l’attrice di Gossip Girl ha lanciato Betty Booze, brand di cocktail gourmet frizzanti a base di frutta, erbe e liquori. “Bere non fa per me”, ha annunciato su Instagram, sottolineando però la qualità del suo prodotto.

I fan hanno sottolineato che un’astemia come Blake Lively che li esorta a sborsare soldi per la sua gamma di alcolici, suona un po’ ipocrita. Suo marito, l’attore Ryan Reynolds, ha intascato circa 67 milioni di dollari quando ha venduto la sua quota redditizia in Aviation American Gin al gigante delle bevande Diageo nel 2020. Insomma, la famiglia è nel business.

Cara Delevingne e le sue sorelle sono proprietarie del un marchio di Prosecco, Della Vite, “incentrato sulle idee chiave dell’amicizia femminile, della sorellanza e della sostenibilità”. Ma la modella ha parlato della sua lotta con l’alcol. L’omonimo marchio di vino di Kylie Minogue ha guadagnato più di 19 milioni di sterline dal suo lancio nel 2020, anche se lei ha spiegato: “Non sono una grande bevitrice. Credo che un drink felice sia un drink con moderazione”. Come darle torto?

Poi c’è Jennifer Lopez, probabilmente la star più salutista del pianeta, che ha recentemente lanciato la bevanda mista alcolica Delola, lasciando i fan increduli, poiché aveva a lungo affermato di essere astemia. Questo atteggiamento poco coerente potrebbe non giovare alla credibilità dei personaggi pubblici.

Nel mondo crescerà il consumo di alcol

Il mondo consuma sempre più alcol, e contrariamente alle indicazioni dell’Oms il trend continuerà almeno fino al 2030. Lo ha affermato uno studio pubblicato dalla rivista Lancet, secondo cui al 2030 metà della popolazione mondiale consumerà alcol e il 23% lo farà in modo eccessivo almeno una volta al mese. Lo studio dell’università di Dresda, che si è basato sui dati dell’Oms e del Global Burden of Diseases, ha calcolato che globalmente il consumo di alcol negli adulti è salito da 5,9 litri l’anno del 1990 a 6,5 litri del 2017, mentre nel 2030 arriverà a 7,6 litri.

 

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