Beatrice di York, svelato il nome della sua damigella di nozze

Beatrice di York, la scelta sostenibile: scarpe riciclate alle nozze

20 Luglio 2020 - di Silvia_Di_Pasquale

Il matrimonio di Beatrice di York con Edoardo Mapelli Mozzi continua a essere pieno di colpi di scena.

Oltre alla segretezza della cerimonia e alla scelta della sposa di indossare un abito vintage appartenuto alla nonna e da quest’ultima indossato a Roma nel 1961, c’è un altro dettaglio molto interessante.

La scelta sostenibile di Beatrice di York.

In base a quanto si legge sul sito Hello!, la principessa avrebbe indossato delle scarpe “riciclate”. Un paio di calzature con tacco firmate Valentino, già sfoggiate alle nozze di Willian e Kate.

Un messaggio sottile quanto potente dal punto di vista concettuale: siamo in una fase della storia della moda in cui sempre più stilisti promuovono la sostenibilità del settore.

E la sposa ne ha dato prova in prima persona: non con un paio di scarpe nuove, ma riutilizzando un modello di tutto rispetto firmato da uno degli stilisti più famosi al mondo.

D’altra parte le scarpe color champagne di Bea si abbinavano perfettamente con la tonalità avorio del suo abito dalle maniche a sbuffo. La principessa le aveva indossate anche al matrimonio reale del Principe Amedeo nel 2014.

Il matrimonio di Beatrice ed Edoardo Mapelli Mozzi.

Gli sposi sono convolati a nozze nella Royal Chapel of All Saints del castello di Windsor alla presenza di Elisabetta II, 94 anni, del 99enne principe consorte Filippo, dei suoi genitori (Andrea e Sarah Ferguson), dei familiari più stretti.

Le nozze, previste inizialmente in grande stile per il 29 maggio, erano state poi rinviate a causa dell’emergenza coronavirus e si sono tenute adesso “nel rispetto delle linee guida” sulle cautele sanitarie.

 La scelta della cerimonia riservata e in tono minore ha a che fare, secondo i media britannici, anche con l’imbarazzante situazione attuale del padre della sposa.

Il principe Andrea, terzogenito della regina, coinvolto nello scandalo sugli abusi sessuali di Jeffrey Epstein, defunto miliardario Usa divenuto suo amico grazie ai comuni legami con Ghislaine Maxwell.