Beatrice Borromeo è la reale più elegante d'Europa secondo Tatler

Beatrice Borromeo è la reale più elegante d’Europa secondo Tatler

27 Agosto 2021 - di Silvia_Di_Pasquale

Beatrice Borromeo è la reale più elegante d’Europa secondo il magazine britannico Tatler.

Beatrice è la figlia di Don Carlo Ferdinando della casa aristocratica italiana Borromeo. Prima di sposare Pierre Casiraghi ha lavorato come modella e giornalista, cosa che ha sicuramente avuto un ruolo nell’evoluzione del suo stile.

Per la cerimonia civile delle sue nozze nel 2015 ha sfoggiato un abito rosa Valentino Haute Couture cui è seguito, per la sera, un altro abito firmato dalla maison italiana.

Per la cerimonia religiosa, l’ex modella ha indossato un abito Giorgio Armani Privé realizzato appositamente per lei.

A differenza di quello che si potrebbe pensare, Beatrice vive una vita molto tranquilla lontana dai riflettori e dal red carpet. Come lei stessa a rivelato a Selvaggia Lucarelli nel 2015:

“Chi mi critica ha le sue ragioni, posso non avere credibilità agli occhi di molti, ma alla fine sono più normale di quanto sembri”.

“Le situazioni formali in cui accompagno Pierre e i momenti in cui siamo sullo yacht sono molto fotografati, ma poi c’è un’altra realtà che nessuno racconta”.

“Io non esco mai, sono sempre a casa, la sera ceno, guardo un film e vado a dormire. Se non c’è Pierre, al massimo mi tengono compagnia le mie amiche”.

Beatrice Borromeo batte Kate Middleton.

La nipote di Marta Marzotto spodesta dunque Kate Middleton dal podio, sebbene la Duchessa di Cambridge non abbia un buon rapporto con la rivista.

Nel giugno 2020 Tatler aveva sbattuto Kate in copertina etichettandola come Caterina la Grande e poi, dentro, ne aveva detto un po’ di tutti i colori, definendola, tra le altre cose: “Arricchita, pericolosamente magra e kitsch”.

La rivista è stata costretta a cancellare tutti i contenuti poco edificanti sulla duchessa e la sua famiglia.

La duchessa era rimasta particolarmente mortificata dal testo scritto dalla scrittrice Anna Pasternak, nipote di Boris, perché l’autrice era stata supportata dal caporedattore Richard Dennen, amico di Kate fin dai tempi dell’università.