Le candele profumate sono un oggetto decorativo tra i più amati in inverno. Non tutte però sono innocue per la salute e un'indagine di Altroconsumo fornisce alcune informazioni utili per scegliere quelle migliori. Prima di tutto bisogna fare attenzione al materiale con cui sono fatte. Se contengono sostanze di scarsa qualità, quando vengono bruciate possono essere tossiche per il nostro organismo. Bisogna invece evitare di aumentare l'inquinamento indoor con oggetti artificiali. Le candele possono essere fatte con diversi tipi di cera naturale (d’api o vegetale a base di cocco, soia…) o di paraffina (derivato del petrolio). Il primo passo è quello di controllare bene le etichette per conoscere il materiale di cui sono fatte. E' consigliabile optare per le candele realizzate con materiali naturali, come la cera d’api, la cera di soia o altri prodotti vegetali. Quando bruciano lo fanno in modo pulito, emanando una piacevole fragranza e producendo poca fuliggine. Meglio evitare quelle fatte con paraffina, un derivato del petrolio, costituito principalmente da idrocarburi saturi, che se non ben lavorati possono contenere residui cancerogeni come gli idrocarburi policiclici aromatici. Sebbene il loro prezzo sia economico, possono rilasciare sostanze pericolose, irritanti, nocive e, in alcuni casi, cancerogene, spiega Altroconsumo. Questo tipo di prodotti possono rilasciare nell'aria sostanze organiche volatili (come benzene, toluene, formaldeide e zolfo) che, una volta inalate, sono dannose e nocive per l’organismo, irritando occhi pelle e gola. "Da un test realizzato qualche anno fa da Altroconsumo - si legge sul sito dell'associazione - su tre tipi di candele profumate di marca è emerso che, rispetto ai diffusori per ambienti, le candele profumate rilasciano più polveri fini (PM 2,5) e formaldeide, meno composti organici volatili e allergeni. Tra queste, le polveri sottili, legate proprio al processo di combustione che immette nell’aria un particolato dannoso per le vie respiratorie, in grado di aggredire in profondità i polmoni e i tessuti". Se proprio avete solo a disposizione solo candele di scarsa qualità, è consigliabile usarle solo occasionalmente e per periodi brevi. Altro consiglio è quello di accenderle in stanze ben ventilate, per evitare attacchi di asma o fastidi all’organismo. Foto di Couleur da Pixabay.

Le candele profumate sono tossiche? L’indagine di Altroconsumo

22 Novembre 2022 - di Silvia_Di_Pasquale

Le candele profumate sono un oggetto decorativo tra i più amati in inverno. Non tutte però sono innocue per la salute e un’indagine di Altroconsumo fornisce alcune informazioni utili per scegliere quelle migliori. Prima di tutto bisogna fare attenzione al materiale di cui sono fatte. Se contengono sostanze di scarsa qualità, quando vengono bruciate possono essere tossiche per il nostro organismo. Bisogna invece evitare di aumentare l’inquinamento indoor con oggetti artificiali.

Le candele possono essere fatte con diversi tipi di cera naturale (d’api o vegetale a base di cocco, soia…) o di paraffina (derivato del petrolio). Il primo passo è quindi quello di controllare bene le etichette per conoscere il materiale che contengono. E’ consigliabile optare per le candele realizzate con materiali naturali, come la cera d’api, la cera di soia o altri prodotti vegetali. Quando bruciano lo fanno in modo pulito, emanando una piacevole fragranza e producendo poca fuliggine.

Meglio evitare quelle fatte con paraffina, un derivato del petrolio, costituito principalmente da idrocarburi saturi, che se non ben lavorati possono contenere residui cancerogeni come gli idrocarburi policiclici aromatici. Sebbene il loro prezzo sia economico, possono rilasciare sostanze pericolose, irritanti, nocive e, in alcuni casi, cancerogene, spiega Altroconsumo. Questo tipo di prodotti possono rilasciare nell’aria sostanze organiche volatili (come benzene, toluene, formaldeide e zolfo) che, una volta inalate, sono dannose e nocive per l’organismo, irritando occhi pelle e gola.

“Da un test realizzato qualche anno fa da Altroconsumo – si legge sul sito dell’associazione – su tre tipi di candele profumate di marca è emerso che, rispetto ai diffusori per ambienti, le candele profumate rilasciano più polveri fini (PM 2,5) e formaldeide, meno composti organici volatili e allergeni. Tra queste, le polveri sottili, legate proprio al processo di combustione che immette nell’aria un particolato dannoso per le vie respiratorie, in grado di aggredire in profondità i polmoni e i tessuti”.

Se proprio avete solo a disposizione solo candele di scarsa qualità, è consigliabile usarle solo occasionalmente e per periodi brevi. Altro consiglio è quello di accenderle in stanze ben ventilate, per evitare attacchi di asma o fastidi all’organismo. Foto di Couleur da Pixabay.

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