
Fissare il partner in chat on line peggiora l'umore
Fissare il partner in chat on line potrebbe non essere proficuo per il rapporto di coppia. E’ quanto evidenzia uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Psychological Science. I risultati evidenziano un ruolo potenzialmente problematico delle piattaforme di incontro online nello scatenare problemi psicologici come ansia e depressione. Questo tipo di approccio non fisico, filtrato dallo schermo, sembra tutt’altro che essere un aiuto quando si conosce qualcuno. Gli svantaggi potrebbero superare i vantaggi per quel che riguarda la salute mentale delle persone. Questo tipo di interazioni sono risultate associate a disturbi dell’umore, ma di fatto, durante la pandemia da Covid-19 sono state l’unica forma di comunicazione per milioni di persone. Questo è valso soprattutto per i più giovani, che non hanno avuto alternative allo schermo.
Talia Ariss, dottoranda dell’Università dell’Illinois Urbana-Champaign, a capo della ricerca insieme alla professoressa di psicologia Catharine Fairbairn, ha spiegato: “Abbiamo utilizzato la tecnologia di tracciamento oculare per esaminare la relazione tra umore, alcol e attenzione durante l’interazione sociale virtuale. Abbiamo scoperto che i partecipanti che hanno trascorso più tempo a guardarsi durante la conversazione si sono sentiti peggio dopo la chiamata, anche dopo aver controllato l’umore negativo prima dell’interazione. E coloro che erano sotto l’influenza dell’alcol hanno trascorso più tempo a guardare se stessi”.
“Più una persona è egocentrica, più è probabile che riferisca di provare emozioni coerenti con cose come l’ansia e persino la depressione”, ha detto Ariss. “Gli utenti della piattaforma di videochiamate online Zoom sono aumentati di 30 volte durante la pandemia, passando da 10 milioni a dicembre 2019 a 300 milioni entro aprile 2020”, hanno scritto i ricercatori. “La pandemia ha prodotto un aumento dei livelli di depressione e ansia e, dati i resoconti di una maggiore consapevolezza di sé e ‘stanchezza’ durante lo scambio virtuale, alcuni hanno ipotizzato un ruolo per l’interazione virtuale nell’esacerbare tali tendenze”. Foto di Niek Verlaan da Pixabay.