Educazione dei figli: cosa fare quando si è in disaccordo con l'altra persona

Educazione dei figli: cosa fare quando si è in disaccordo con l’altra persona

15 Aprile 2014 - di Claudia Montanari

ROMA – Col numero sempre crescente di separazioni e divorzi, a pagarne le spese spesso sono proprio i figli, che diventano oggetti di contese infinite, per non parlare dei seri problemi che possono nascere quando si è in disaccordo circa la loro educazione.

Il terreno dell’educazione dei figli infatti si presta molto bene a diventare un vero e proprio campo di battaglia per i genitori che, pur non essendo più una coppia, continuano tuttavia a dover trovare degli accordi circa la prole; ecco allora che anche le più piccole scelte, come quella ad esempio sull’orario di rientro a casa, diventano motivo di conflitto e di confusione per i figli.
Secondo gli psicologi il primo passo da compiere per evitare di confondere i figli e arrecare loro seri danni, è quello di prendere consapevolezza del problema; quanta voglia c’è, in realtà, dietro il disaccordo sull’educazione, di ferire l’altro? E quanta di continuare ad affermare il proprio “io” a discapito della serenità della prole?
È partendo da queste domande che i genitori dovrebbero imparare, anche facendosi aiutare se necessario, a gestire i possibili conflitti di coppia ed evitare così che si trasformino in un calvario che i figli dovranno subire; senza dimenticare poi che, anche se non si è più una coppia coniugale, si continua ad essere una coppia genitoriale, e quindi un accordo va necessariamente trovato.

Può capitare però che il disaccordo nasca anche all’interno di quelle coppie che non si sono separate, ma che semplicemente sono costituite da persone che hanno visioni di vita molto distanti. Anche in questo caso è fondamentale saper mettere da parte il proprio ego e imparare a ragionare in due in funzione di un bene superiore, che è quello dei figli, che non possono diventare uno strumento di affermazione individuale.
Anche il ruolo dei nonni, che è senza dubbio molto significativo, deve essere gestito con buon senso e non può diventare predominante rispetto a quello dei genitori; è di fondamentale importanza quindi che i genitori stabiliscano dei criteri che dovranno essere rispettati e assecondati da tutti gli altri parenti, per evitare di creare nuovi conflitti nei figli, che naturalmente potrebbero essere portati a rivolgersi al nonno più compiacente rispetto al padre magari più severo…
Infine, ciò di cui non bisognerebbe mai dimenticarsi è che mettere al mondo dei figli è soprattutto un atto di generosità, una responsabilità importantissima che dovrebbe avere la precedenza su tutto, desideri e vanità individuali inclusi.