Sardegna, bidelle rom a scuola. I genitori: "Non le vogliamo perché sono spoche"

Sardegna, bidelle rom a scuola. Genitori: “Non le vogliamo, sono sporche”

3 Novembre 2014 - di Silvia_Di_Pasquale

MONSERRATO (CAGLIARI) – Bidelle rom assunte a scuola, genitori degli alunni protestano: “Non le vogliamo perche’ sono sporche, puzzano, fanno paura ai bambini e si vestono in modo strano con quelle gonne lunghe”. Succede a Monserrato, centro di 22mila abitanti in provincia di Cagliari, dove decine di cittadini si sono rivolti al sindaco Gianni Argiolas per chiedere spiegazioni sulla presenza di due donne rom, rispettivamente Vasvja Severovic – vedova con sei figli e l’amica Sena Halilovic in una struttura scolastica.

Come spiega La Nuova Sardegna:

“Le due donne sono state inserite in un progetto di formazione professionale e integrazione finanziato con risorse europee ottenute dalla Fondazione Anna Ruggiu che le ha proposte al Comune per un percorso di lavorativo per l’inserimento sociale”.

“Ho chiesto al preside di far lavorare le due donne per un mese” – specifica il sindaco, che condanna le accuse razziste rivolte alle bidelle – “Ma oltre che nelle scuole – prosegue –  verranno impiegate in altri settori dell’amministrazione per far conoscere loro il mondo del lavoro ai fini della loro integrazione”.

Da parte sua, Severovic ha così commentato:

“Rubare ovviamente non si può, chiedere l’elemosina non sta bene e se lavoriamo è ancora peggio”.