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San Valentino si moltiplica per tre: lei, lui e l’amante

14 Febbraio 2012 - di Claudia Montanari

ROMA- 14 febbraio, San Valentino, la festa degli innamorati. I giornali pullulano da giorni di consigli per regali ed acquisti e di idee su come festeggiarlo al meglio. Eppure sembra proprio che non solo il Natale, ma anche questa festa, abbia una “Vigilia” e un “post”. Si chiama “San Faustino” il Santo Stefano di San Valentino, e viene festeggiato, appunto, il giorno dopo ovvero il 15 Febbraio: è la festa per antonomasia dei single. Ma poi c’è anche una bella “Vigilia”: si tratta del 13 Febbraio, il San Valentino che è stato festeggiato ieri dagli… infedeli!

Secondo il quotidiano “il Giornale” infatti, l’incasso migliore per i ristoranti è stato quello di ieri (?) grazie alle coppie.. clandestine, anche perché il fedifrago – “è di solito più attento all’organizzazione per l’amante che non per la moglie”, perchè “alla coppia stabile non servono il localino romantico, il tavolo appartato, i calici, i vetri offuscati, i regali costosi, il sapore premasticato della trasgressione; insomma il classico immaginario adolescenziale rivisitato, che comunque rende felici ristoratori, gioiellieri e venditori di lingerie sexy. Pare che tutti diano il meglio, almeno organizzativamente, proprio con l’amante: per la serata con la moglie (o il marito) ci si accontenta di un mazzo di fiori, una scatola di cioccolatini, una cenetta a casa e via, un cinema al massimo, o una passeggiata (ma è difficile, in queste sere di freddo polare, che la proposta non susciti il dubbio di un tentato omicidio)”.

In fondo, spiega “il Giornale”, “È proprio l’amante che aspetta il 14 febbraio come un sigillo da apporre alla storia e al cuore che le sfugge dalle mani: e pur di appigliarsi a qualcosa, anche la cena più banale dell’anno diventa una occasione unica. E lui, d’altra parte (o anche lei, nel caso sia impegnata), non può certo tralasciare la sua metà ufficiale: quindi gli tocca festeggiare con l’una e con l’altra, possibilmente in momenti diversi”.

E nelle mete dell’amore, forse per la sua insospettabilità, spunta proprio Milano che guadagna il quarto posto superando Venezia, almeno stando alle statistiche dell’agenzia online Logitravel.

Per le coppie “regolari” invece, che festeggiano a casa, vincono i menu tradizionali con una lista di cibi che non possono mancare: le ostriche, il melograno, il peperoncino e il cioccolato e, come suggerivano i parsimoniosi Latini, qualche foglia di rucola. L’importante, come ricorda il sessuologo Maurizio Bossi intervistato da Gigi Padovani su Leggo, non è però quello che si serve, ma come: “Non è l’oggetto in sé a essere afrodisiaco, ma il valore e l’evocazione che noi gli diamo”.