Nicole Minetti Parah 01

Nicole Minetti sfila per Parah in bikini: politica o modella? Facebook insorge

24 Settembre 2012 - di Claudia Montanari

ROMA – E niente, alla fine la sfilate milanesi stanno per giungere al termine e, diciamolo, non c’è Gucci, Versace, Armani o Prada che tenga perché la vera regina delle sfilate è stata, udite udite, sempre lei! In fondo, si sa, “il carrozzone va avanti da sé con le regine i suoi fanti i suoi re…” diceva Renato Zero e così eccoci qui, con un piede un autunno e uno ancora in estate a sorbirci su tutti i social network e sui media in genere mica la meravigliosa collezione di Laura Biagiotti, stilista che a suo modo ha segnato un’epoca e che è tornata più glamour che mai. Eh no, in una società disastrosa e disastrata -dicono i moralisti- mica si può perdere tempo a parlare delle rivoluzioni culturali e di costume segnate da Giorgio Armani, e chi se ne importa dello stile minimal di Miuccia Prada.

Bisogna parlare di politica, adesso, di crisi economica. E molti marchi devono saperlo bene, questo, tanto da essersi prodigati ad inserire proprio un argomento come la politica nelle proprie sfilate perché, in fondo, non c’è Irina Shayk e Kate Moss che tengano: quando si tratta di argomenti seri si cambia registro. Lo hanno fatto, ovviamente, in maniera “visiva” perché non è che durante la sfilata uno si può mettere a fare il dibattito sulla crisi economica con foulard fiorito (e giuro, la parola mi è venuta casuale) in testa e strizzato in un sexy trikini.

E il marchio Parah taglia la testa al toro e la politica la mette direttamente in passerella così, diciamo, ha preso due piccioni con una fava ed ecco che la bella nonché seria consigliera regionale della Lombardia Nicole Minetti appare in tutto il suo splendore a sfilare per il marchio di costumi da bagno, emblema da sempre dell’eleganza e del bon ton ma si sa le cose negli anni cambiano e quest’anno si devono essere buttati indubbiamente su qualcosa di più… “aggressive”.

In fondo a che serve far sfilare top model professioniste quando si può fare una veloce chiamata e la Minetti in un attimo fa deviare l’auto blu dal Pirellone al triangolo della moda? Il fisico, certo quello non le manca e sulla passerella l’ha dimostrato però, diciamolo, vedendo le foto mi è sembrato che questi nuovi costumi da bagno diano un po’ troppa “importanza” alla… zona seno e, insomma, per le donne comuni che non possiedono almeno una quarta o per quelle che il seno non se lo sono rifatto, potrebbe essere che questi costumi così perdano di… fascino.

Insomma, dicevamo, eccola in tutto il suo splendore con graziosissimi nonché discreti bikini della nuova collezione Parah, che io poi me lo immagino indosso quello bianco chiamato “trikini” che sarebbe niente altro che un costume intero solo “tagliato” ai lati.

E meno male che Parah è da sempre simbolo dell’eleganza, meno male così ha saputo ingentilire ancora di più il risultato con delle discrete scarpette stile Cenerentola proprio, dopo che si è fatta frustare da Mr Grey aggiungerei. Delle raffinate decolletè con plateau e tacco dal tocco un po’ fetish ma, come si diceva prima, il sadomaso adesso è di moda. Omettiamo poi di parlare dei vari colletti, anche se quello a mò di coriandoli meritava parecchio ma questo rimanga tra noi.

Il pubblico però non deve aver gradito la trovata di marketing di Parah, riempiendo di commenti non proprio positivi (per essere gentili) la pagina Facebook ufficiale. E ci ha provato l’azienda a “parah-re” la cosa sottolineando che “La scelta della Minetti è stata volutamente provocatoria, ma serviva ad accendere i riflettori sul marchio per un giorno, quello della sfilata. Da domani Parah torna ad essere l’azienda di sampre, attenta alla qualità e con testimonial professioniste” ma, nonostante quella che, diciamolo, alla Minetti può pure sembrare un’offesa non essendo stata nemmeno considerata “professionista” ma tutti lo sanno del suo sogno estivo di diventare attrice a stelle e strisce, una cosa è certa, qualche reazione l’hanno suscitata davvero e, di certo, io (come molte) una lezione l’ho imparata: la prossima estate i bikini si comprano altrove. Ma non per la Minetti, eh, giusto perché il mio seno assomiglia più a quello di Kate e, diciamolo, non renderei giustizia a quei ricamini lillà, tanto carini.