Mister Gay Italia rifiuta Grande Fratello: "Voglio combattere omofobia"

Mister Gay Italia rifiuta Grande Fratello: “Voglio combattere omofobia”

22 Gennaio 2014 - di Claudia Montanari

ROMA – Si chiama Giovanni Licchello ed è Mister Gay Italia dallo scorso settembre. Bello e giovane, tutto d’un tratto la fama ha bussato alla sua porta tanto che gli è stato recentemente proposto di partecipare ai casting del Grande Fratello. Ma quando Giovanni ha cominciato a superare provini su provini, ha deciso di tirarsi indietro perché la sua missione è ben altra: combattere l’omofobia nelle scuole.

Giovanni Licchello spiega a Tgcom24:

“Inizialmente ho partecipato ai casting de Il Grande Fratello. Poi siamo arrivati ad una fase avanzata. Ho declinato l’invito per non distogliere l’attenzione sulla mia missione: raccontare il mio percorso personale nelle scuole e combattere l’omofobia”

Intervistato da tgcom, Giovanni si racconta:

È stata una scelta difficile?
Abbastanza. Ma ero sicuro che se avessi partecipato al reality show poi si sarebbe distolta l’attenzione sul percorso e su quello che avrei voluto comunicare ai ragazzi che incontro nelle scuole. Sarei stato identificato troppo con la televisione. 

Ti piacerebbe comunque condurre un programma?
Sono stato in televisione e ho osservato molto. Comunque non mi piacciono certi meccanismi, sono un ragazzo semplice e tale voglio rimanere.

Alludi a proposte indecenti?
Ci sono state, è vero, ma le ho rifiutate con fermezza. 

Come mai hai deciso di occuparti della sensibilizzazione nelle scuole dei temi contro l’omofobia?
La spinta me l’ha data la partecipazione al concorso di bellezza di Mister Gay Italia. Mi sono ricreduto perché è stata una bella esperienza. Dopo la vittoria ho ricevuto un sacco di messaggi di persone che mi hanno raccontato le loro toccanti storie. Ci sono stati anche alcuni personaggi del mondo dello sport che si sono confidati con me, visto che sono stato un ex calciatore. Così ritengo sia importante oggi che si parli di certi temi alla comunità.

Nato a Ferrara, hai vissuto a Brindisi. Perché ti sei trasferito a Milano?

Ho lasciato il lavoro come rappresentante a Brindisi per andare in una città che offre molte più opportunità. E un po’ anche per amore, dal momento che sono fidanzato con Manuel che lavora in un’azienda di comunicazione.