Michelle Obama litiga con attivista lesbica: “Mi ascolti o parli lei, ma allora me ne vado”

6 Giugno 2013 - di Claudia Montanari

WASHINGTON – Chiariamo subito, la questione è delicata. Primo perché i protagonisti sono di quelli che non passano di certo inosservati e secondo perché l’argomento è spinoso.

Il luogo in cui si è verificato l’increscioso inconveniente è una casa privata di Washington, al microfono vi era niente meno che Michelle Obama, moglie del Presidente americano Barack mentre sotto il palco, tra i tanti, vi era Ellen Sturtz, 56 anni, attivista lesbica del gruppo “getEqual”.

Il fatto è che sono anni che gli attivisti gay chiedono a Barack Obama di firmare un famoso decreto contro le discriminazioni di genere sul lavoro. Più o meno dal 2008. Evidentemente l’attivista gay, dopo tanto tempo, non ci ha visto più e durante la cena per raccolta fondi ha interrotto il discorso di Michelle Obama fino a che la First Lady non è sbottata: “Guardate, una delle cose che non so fare è andare avanti così“, ha detto abbandonando il palco per affrontare viso a viso la contestatrice: “O mi ascolti o puoi prendere tu il microfono e io me ne vado“.

Insomma, anche la First Lady ha avuto “l’onore” di vivere l’esperienza della contestazione.

Durante la cena Michelle stava parlando dell’istruzione dei bambini americani e l’attivista gay si è alzata urlando tra il pubblico, chiedendo che fosse firmato il famoso decreto contro le discriminazioni di genere. Dopo qualche secondo Michelle ha replicato all’attivista: “Guardate, una delle cose che non so fare è andare avanti cosi”.

Secondo le fonti, non vi è alcun video dell’episodio ma esiste un audio un po’ confuso.

Una volta scesa dal palco, Michelle si è rivolta alla platea: “Decidete voi, delle due l’una” riferendosi alla contestatrice.

La donna è stata poi accompagnata fuori dalla sala, ma mentre usciva ha urlato: “Sono solo una lesbica in cerca di uguaglianza di fronte alla legge prima che io muoia“.

Tuttavia la donna è stata poi intervistata al Washington Post esprimendo tutto il suo disappunto per la reazione di Michelle Obama: “Ho solo chiesto che il marito firmasse un decreto. E lei invece mi è venuta contro. E poi sono stata cacciata” ha detto.

Insomma, la questione è delicata. Tanto più che Ellen Sturtz è esponente di un gruppo che durante le elezioni presidenziali del 2008 è stato molto vicino a Barack Obama, versando addirittura 5000 dollari a favore del Presidente. Anche nel 2012 i gruppi gay hanno dato grande sostegno a Barack Obama, il quale spesso si è detto favorevole delle nozze gay.

Tuttavia sono anni che gli attivisti gay chiedono invano al Presidente di firmare quel famoso decreto invocato dalla Sturtz e già nel 2008 Obama si impegnò a mettere “nero su bianco” un testo per lo specifico tema delle discriminazioni di genere sul lavoro. Impegno che, fino ad ora, ancora non è stato mantenuto.