Maria Giulia, la ragazza italiana convertita che combatte per la jihad

Maria Giulia, l’italiana convertita all’Islam che combatte per la jihad

13 Gennaio 2015 - di Claudia Montanari

DAMASCO (SIRIA) – Ha 27 anni, si chiama Maria Giulia ed è probabilmente l’unica donna a far parte dei 53 foreign fighters italiani: giovani ragazzi del nostro Paese che si sono radicalizzati e hanno deciso di combattere la guerra santa. La storia di Maria Giulia non lascia certo indifferenti e ci viene raccontata dal Corriere della Sera. Maria Giulia non si chiama più così. Dopo la sua conversione all’Islam il suo nome è Fatima. Originaria di Torre del Greco (Napoli), non cresce in una comunità musulmana, tantomeno religiosa. Scrive il Corriere della Sera:

“Con la famiglia ad un certo punto si trasferisce a Inzago, nell’hinterland milanese (lo stesso da cui proviene Haisam Sakhanh). È il primo compagno, un marocchino (o forse la madre che si è convertita dopo un nuovo matrimonio), a portarla sulla strada della conversione nel 2009. Come riporta Il Giornale , Maria Giulia cambia il suo nome in Fatima lascia il primo compagno e si sposa nella moschea di Treviglio con un albanese che ha contatti con Bilal Bosnic, imam arrestato in settembre in Bosnia con l’accusa di arruolamento. È giovane, ha cambiato molte volte città e non ha molti punti di riferimento. Nel frattempo si è spostata con il marito nella zona di Grosseto, dove vive la famiglia dell’uomo. L’Islam diventa la sua ragione di vita, come si nota anche sul suo profilo Facebook. «Allahumma rinsalda le nostre gambe e dacci la vittoria sui miscredenti», scrive sulla sua bacheca”.

Non c’è nulla di certo, ma secondo i servizi è molto probabile che Maria Giulia abbia deciso di partire per la Siria e combattere per la guerra santa insieme al marito dopo una completa conversione e radicalizzazione:

“Lui vuole andare a combattere. E lei a fare la moglie di un martire. Già, perché è la Guerra Santa la missione di questa giovane, la cui storia in parte ricorda quella di Hayat Mouaddiene. In settembre avrebbe lasciato l’Italia acquistando a Roma un biglietto aereo per la Turchia. Poi avrebbe proseguito via Gaziantep per la Siria con un gruppo di jihadisti albanesi. E da lì più niente, nessuno ne sa più nulla. Il suo cellulare non dà più segnali. Come se Maria Giulia fosse stata inghiottita nella nulla”

Foto: una immagine della pagina Facebook di Maria Giulia

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