Giovanna Mezzogiorno e il bodyshaming al cinema: "Pensavano fossi malata"

Giovanna Mezzogiorno e il bodyshaming al cinema: “Pensavano fossi malata”

29 Settembre 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Giovanna Mezzogiorno porterà alla Festa del cinema di Roma il suo nuovo cortometraggio “Unfitting“, con Carolina Crescentini, Ambra Angiolini, Fabio Volo, Massimiliano Caiazzo, Marco Bonini e Moira Mazzantini, in cui parla della centralità del corpo delle donne nel mondo dello spettacolo. Nel corso di un’intervista con Repubblica, l’attrice e regista ha approfondito il tema del bodyshaming, di cui lei stessa è stata vittima sul lavoro.

“Sono stata molto criticata – non apertamente, non te lo dicono in faccia – quando avevo preso molto peso e non corrispondevo più all’immagine che le persone avevano di me”, ha detto Mezzogiorno, che però ci tiene a precisare che questo non è un corto dove ci si piange addosso: “Ma non è un corto in cui ci si piange addosso, c’è grande ironia, bisogna saper ridere di cose che ci hanno fatto soffrire in passato”.

Parlando con Arianna Finos, Giovanna Mezzogiorno dice che molte donne si identificheranno con il corto: “La maggior parte si è rotta le scatole di essere vincolata a questi modelli di bellezza. Il termine bellezza è opinabile, diciamo che questi modelli di pseudo perfezione fanno sentire la maggioranza delle persone – non tutti siamo modelli – in una condizione di disagio. A molti livelli: sul lavoro, in famiglia o tra amici”.

A voltarle le spalle alcune volte sono state proprio le donne: “Non mi ero resa conto di quanta falsità ci fosse intorno a me, registe che inneggiano di essere dalla parte delle donne e non lo sono affatto. In tanti hanno addirittura chiuso i rapporti. Poi sono entrate in campo le leggende, che ero malata e tanti altri mi hanno scansata. Non importa, meglio. Alla fine è una presa di coscienza del fatto che le persone ti stimano e ti vogliono finché corrispondi alla loro idea e al loro canone. Non è che rendersene conto sia il massimo. Pian piano realizzi che è così. Ma non sono tutti così, molti mi vogliono bene”.

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