Fuma marijuana, poi dimentica figlio sul tetto della macchina

Fuma marijuana, poi dimentica figlio sul tetto della macchina

5 Maggio 2014 - di Claudia Montanari

PHOENIX (ARIZONA) – Fuma marijuana e si dimentica del figlio sul tetto della macchina. Catalina Clouser, giovane mamma di Phoenix, in Arizona, si è resa protagonista di un episodio sconcertante. Secondo quanto si legge sul Daily Mail la donna avrebbe passato il pomeriggio con le amiche a fumare marijuana e, dopo essersi messa alla guida della sua macchina per far rientro a casa, si sarebbe accorta solo dopo 20 km di essersi dimenticata del figlio piccolo, che aveva appoggiato momentaneamente sul tetto della macchina.

Come riporta il Daily Mail, la drammatica vicenda risale al mese di giugno del 2012 a quando la ragazza aveva 19 anni ma la condanna per la donna è arrivata solo la scorsa settimana. Catalina è stata condannata dal giudice a 16 anni di carcere con la condizionale, per violenza su minori e guida sotto l’effetto di stupefacenti. Tale pena però grazie alla condizionale è stata sospesa, cioè la ragazza non entrerà in carcere, a meno che non commetta altri reati in futuro.

LA VICENDA:

Secondo quanto si legge sul Daily Mail la ragazza, che era molto distratta, avrebbe lasciato il bambino sul tetto e sarebbe partita senza pensieri. Solo dopo aver percorso circa 12 miglia si è accorta che in macchina non vi era il figlio di due mesi, ricordandosi così di averlo lasciato sul tetto dell’auto. 

Si è così fermata ed ha ripercorso la strada alla ricerca del proprio figlio. Fortunatamente, il bambino è stato ritrovato, illeso, da un passante.

La ragazza, raggiunto il luogo dove era stato trovato il figlio, insieme al passante trova anche la polizia che nel frattempo era giunta sul posto perché chiamata per rintracciare i genitori del piccolo. La polizia ho così denunciato la ragazzaaccaduto aveva 19 anni.

Durante il processo Catalina si è mostrata pentita dell’accaduto dicendo:

“Mi rendo conto che quello che ho fatto è stato orribile”

Probabilmente queste dichiarazioni rese in aula e la giovane età della ragazza, hanno fatto si che i giudici non le abbiano inflitto una pena molto più pesante.