Donna violentata mentre tentava suicidio: incosciente per sonniferi

Donna violentata mentre tentava suicidio: incosciente per sonniferi

3 Ottobre 2013 - di Claudia Montanari

TREVIGLIO (BERGAMO) – Una donna ha tentato il suicidio a seguito della fine di una storia d’amore e mentre era incosciente qualcuno ha probabilmente tentato di violentarla. È accaduto a Treviglio, nella bassa Bergamasca dove una donna di mezza età, sconvolta dalla traumatica fine di una storia d’amore, ha tentato il suicidio ingerendo un grosso quantitativo di farmaci sonniferi. La donna è stata poi trovata dai soccorritori ancora viva ma con pantaloni e mutandine abbassate fino alle caviglie.

I carabinieri indagano per stabilire se la donna sia stata violentata mentre era ancora incosciente a causa della massiccia quantità di medicinali che aveva ingerito per farla finita.

Una vita tranquilla, quella della donna, segnata dalla brusca fine di una storia d’amore che l’aveva fatta precipitare in depressione. Due mesi di tormento, poi la drammatica decisione di farla finita. È uscita di casa percorrendo la pista ciclabile di Treviglio, senza lasciare neanche un biglietto al figlio. Giunta in un campo di mais, la donna avrebbe estratto una manciata di pillole ingoiandole. Nel frattempo il figlio è rincasato e dopo qualche ora di attesa, ha dato l’allarme ai carabinieri. La donna è stata ritrovata per caso a due giorni dalla scomparsa da un contadino. La donna è stata ritrovata ancora viva dai soccorritori (secondo le prime ricostruzioni sembra che dopo poco tempo aver ingerito i farmaci abbia vomitato, e questo l’avrebbe saltava), ma con pantaloni e l’intimo abbassati fino alle caviglie. Una visita ginecologica ha evidenziato lesioni e lividi all’inguine compatibili con una violenza sessuale. Si pensa quindi che qualcuno l’abbia trovata in condizioni di incoscienza e abbia approfittato di lei.

Ora la donna è ricoverata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Treviglio. Appena possibile sarà trasferita alla clinica Mangiagalli di Milano per ulteriori accertamenti.

Fonte: Agi