Siccità nel 75% del mondo entro 30 anni: a rischio la sopravvivenza del Pianeta

L’Onu lancia l’allarme acqua: rischio crisi imminente

22 Marzo 2023 - di Claudia Montanari

L’Onu lancia l’allarme acqua: il rischio crisi è imminente. L’acqua, “linfa vitale” dell’umanità, è sempre più a rischio nel mondo a causa dell’eccesivo sviluppo e del consumo “vampirico”. A lanciare l’allarme è l’Onu in un rapporto in cui mette l’evidenza come la carenza di acqua sta peggiorando con l’imminente rischio di una crisi globale.

Il mondo sta “ciecamente camminando su una strada pericolosa con l’insostenibile uso di acqua, l’inquinamento e il surriscaldamento climatico che stanno drenando la linfa vitale dell’umanità”, afferma il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.

Il rapporto dell’Onu arriva in occasione della conferenza sull’acqua che si aprirà nelle prossime ore alle Nazioni Unite. Secondo il rapporto circa due miliardi di persone non hanno l’accesso ad acqua potabile sicura mentre 3,6 miliardi non lo hanno a servizi sanitari affidabili. “La scarsità di acqua sta diventando endemica”, si legge nel rapporto nel quale si osserva come l’uso di acqua sia aumentato a livello globale di circa l’1% ogni anno negli ultimi 40 anni e dovrebbe mantenere tassi di crescita simili fino al 2050.

Acqua, nel 2030 la domanda supererà l’effettiva disponibilità

Recentemente, i risultati della ricerca “water for all?” pubblicata da Oracle Utilities e l’Economist Intelligence Unit (EIU), sono stati allarmanti: entro il 2030 la domanda mondiale di acqua supererà l’effettiva disponibilità delle riserve idriche. Numeri davvero allarmanti per una situazione causata ancora una volta dal consumismo e dagli sprechi. Dallo studio è emerso che parte dei senior executive di utility idriche ritengano il rischio del superamento della richiesta sulla disponibilità idrica da altamente probabile a sostanzialmente certo.

Le cause della crisi idrica sono ben note: gli sprechi dei consumatori e delle industrie,il cambiamento climatico, causato soprattutto dall’uomo, e scarsi investimenti sulla rete idrica.