Letizia Ortiz: incontro con il presidente ungherese János Áder

Letizia Ortiz: incontro con il presidente ungherese János Áder

21 Febbraio 2017 - di Silvia_Di_Pasquale

MADRID – Letizia Ortiz e il marito, il re Filippo VI, hanno incontrato il presidente dell’Ungheria János Áder e la sua consorte a Madrid, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Opere maestre di Budapest. Dal Rinascimento alle Avanguardie”, organizzata al Museo Thyssen-Bornemisza. Per l’occasione la regina ha indossato un tubino a manica lunga in tessuto tweed, che ricorda molto gli iconici tessuti Chanel. Un outift semplice e allo stesso tempo chic per la sovrana, diventata un’icona di stile e bellezza per milioni di donne. Ed è proprio il caso di dirlo: quando si tratta di sfoggiare l’abito giusto, l’ex giornalista non sbaglia mai un colpo. Merito anche dei suoi stylist, che lavorano per renderla sempre impeccabile.

Nei giorni passati le cronache europee hanno parlato di Ungheria per motivi ben diversi da quelli dell’incontro rea Letizia Ortiz e il presidente Áder. Il sindaco di un piccolo comune ungherese al confine con la Serbia, Asotthalom, con un’ordinanza ha bandito il velo islamico, la costruzione di moschee e i gay. Laszlo Toroczkai, il primo cittadino del centro di 1.800 anime, è un noto estremista e fa parte della direzione nazionale del partito ultranazionalista Jobbik. “Qui siamo tutti bianchi, europei e cristiani, non vogliamo immigrati e omosessuali”, ha detto alla Bbc britannica. Nel comune vivono due persone musulmane, integrate da tempo nella società locale.

Il prefetto (rappresentante del governo) ha presentato una denuncia alla Corte suprema per l’abrogazione dell’ordinanza locale. “Il sindaco non ha competenza di cambiare la legge nazionale sulla convivenza e sulla libertà di fede”, ha fatto presente nel suo ricorso. Sul caso potrà pronunciarsi anche la Corte costituzionale, per l’eventuale abrogazione dell’ordinanza. Il partito Jobbik, secondo nei sondaggi, punta a prendere il posto del premier Viktor Orban alle elezioni del 2018.