Giornalista egiziana maltrattata dal marito: la verità dietro al

Giornalista egiziana maltrattata dal marito: la verità dietro al VIDEO

13 Ottobre 2017 - di lbriotti

IL CAIRO – Si è presentata davanti alle telecamere con il volto tumefatto. Una giornalista egiziana ha scelto un modo eclatante per denunciare le violenze domestiche di chi sono vittime le donne in quel paese.

Un occhio viola, graffi sulle guance. Manal Agha ha detto di essere stata picchiata da suo marito prima della trasmissione. Poi però, dopo la pubblicità, ha spiegato che in realtà, come mostra il video Youtube che segue, si trattava di un semplice trucco. Il suo scopo è nobilissimo: Agha vuole sensibilizzare tutti i telespettatori contro le violenze domestiche, sempre più frequenti nel suo Paese e non solo.

A parlare in modo chiaro sono i dati: la violenza fisica o sessuale colpisce più di un terzo delle donne nel mondo (35%) e la violenza domestica inflitta dal partner è la forma più comune (30%). A denunciarlo, a settembre scorso, uno studio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms): “I risultati di questo studio inviano un messaggio forte: la violenza contro le donne è un problema mondiale di salute pubblica di proporzioni epidemiche”, ha commentato Margaret Chan, Direttore generale dell’Oms.

Il rapporto è il “primo studio sistematico” mai condotto con dati globali sulla prevalenza della violenza contro le donne da parte del loro partner o della violenza sessuale inflitta da altri e rivela “una statistica scioccante”, ha affermato Flavia Bustreo, vice Direttore generale dell’Oms per la salute della famiglia, delle donne e dei bambini direttore generale.

“Tutte le fasce di età sono colpite”, anche se con una minore prevalenza, pure le giovani o le donne in età più avanzata non sono risparmiate da questa violenza che “colpisce inoltre tutte le regioni e le classi sociali”, ha detto Bustreo in una conferenza stampa. Il rapporto stima il tasso di prevalenza in Africa è del 45,6%, nelle Americhe del 36,1% , per il Mediterraneo orientale, il 36,4% , in Europa (Russia e Asia centrela incluse) del 27,2%, nel Sud est-est asiatico del 40,2%, nel Pacifico Occidentale del 27,9%. Nei Paesi ad alto reddito è pari al 32,7% .

Lo studio mostra inoltre che, a livello mondiale, il 38% delle donne uccise lo sono state dai loro partner intimi e che il 42% delle donne che ha subito violenza fisica o sessuale ha subito ferite. Per le donne vittime di violenza da parte del proprio partner, la probabilità di depressione è quasi due volte più alta rispetto a chi non ne ha subite, così come quella di avere problemi di consumo d’alcol. Salgono anche i rischi contrarre malattie sessualmente trasmissibili, di aborto e di aver un bambino con un basso peso alla nascita.