Elevati livelli di sostanze chimiche nelle pazienti con cancro al seno: lo studio

Elevati livelli di sostanze chimiche nelle pazienti con cancro al seno: lo studio

18 Settembre 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

L’esposizione a determinate sostanze chimiche, alteranti il sistema endocrino, può avere un ruolo nei tumori al seno, alle ovaie, alla pelle e all’utero. I ricercatori dell’UC San Francisco (UCSF), dell’Università della California del Sud (USC) e dell’Università del Michigan, che fanno tutti parte degli Environmental Health Sciences Core Centers, hanno scoperto che le persone che hanno sviluppato queste malattie hanno livelli significativamente più alti di tali sostanze chimiche nei loro corpi. Questo non significa che l’esposizione a sostanze chimiche come PFAS (sostanze per- e poli-fluoroalchiliche) e fenoli (incluso il BPA) sia la causa delle diagnosi di cancro.

Lo studio è apparso il 17 settembre 2023 sul Journal of Exposure Science and Environmental Epidemiology. “Questi risultati evidenziano la necessità di considerare PFAS e fenoli come intere classi di fattori di rischio ambientale per il rischio di cancro nelle donne”, ha affermato Max Aung, autore senior della ricerca.

Dove si trovano i PFAS

I PFAS hanno contaminato acqua, cibo e persone attraverso prodotti come pentole in teflon, indumenti impermeabili, tappeti e tessuti antimacchia e imballaggi alimentari. C’è chi li chiama “prodotti chimici per sempre” perché resistono alla decomposizione e quindi restano nell’ambiente o nel corpo a lungo.

“Queste sostanze chimiche PFAS sembrano disturbare la funzione ormonale nelle donne, che è un potenziale meccanismo che aumenta le probabilità di tumori legati agli ormoni nelle donne”, ha affermato Amber Cathey, altra autrice dello studio e scienziata della facoltà di ricerca presso l’Università di Los Angeles.

“Mentre le comunità di tutto il paese sono alle prese con la contaminazione da PFAS, ciò aggiunge ulteriori prove a sostegno dei politici che sviluppano azioni per ridurre l’esposizione ai PFAS”, ha affermato Tracey J. Woodruff, professoressa dell’UCSF e direttrice del Programma sulla salute riproduttiva e l’Ambiente e direttore dell’UCSF Earth Center. “Poiché i PFAS costituiscono migliaia di sostanze chimiche, un modo per ridurre le esposizioni è che l’EPA regoli i PFAS come una classe di sostanze chimiche, piuttosto che uno alla volta”. FONTE: Medical X Press.

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