Una dieta per il cervello? Esiste. Secondo uno studio condotto dalla Oregon Health and Sciences University il trucco è nelle vitamine del gruppo B (B1, B2, B6, B12, folati), vitamine C, D ed E e gli acidi grassi omega 3 a lunga catena (tipici del pesce).
I ricercatori americani hanno scoperto che le persone, in particolare anziani, che hanno nel sangue livelli alti di queste sostanze ottengono risultati più brillanti in molti test cognitivi, accompagnati da cambiamenti cerebrali di rilievo.
Al contrario, chi ha nel sangue elevati livelli di acidi grassi trans (i grassi meno salutari, presenti in molti prodotti da forno, cibi fritti e alimenti contenenti margarine) ottiene risultati peggiori in entrambi i tipi di valutazione.
Tutte queste sostanze si trovano in determinati alimenti: soprattutto frutta e verdura, in particolare crucifere, e pesce.
Il merito di questa ricerca è che sottolinea agli effetti benefici di alimenti che fanno bene al corpo anche sul cervello. Mangiare sano, è la conclusione, non aiuta solo a mantenersi prestanti e in salute, ma anche cognitivamente svegli ed efficienti.
Non meno importante, sottolineano i ricercatori, è però l’attività fisica: non solo migliora la funzionalità cerebrale in sé, ma aiuta la dieta, potenziandone gli effetti positivi e addirittura limitandone le conseguenze negative quando si assumono cibi poco salutari.
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