Covid-19, con la perdita dell'olfatto aumentano problemi per la memoria

Covid-19, con la perdita dell’olfatto aumentano problemi per la memoria

10 Agosto 2022 - di Silvia_Di_Pasquale

Chi ha avuto il Covid-19 ha quasi sempre sperimentato la perdita dell’olfatto e del gusto. L’incapacità di sentire gli odori potrebbe creare problemi all’efficienza della nostra memoria, specie se persistente. Questo indica un elevato rischio di andare incontro a problemi cognitivi e di memoria nel periodo successivo all’infezione, e anche di deficit cognitivi persistenti per parecchi mesi dopo la guarigione dal Covid. Il rischio di deficit mnemonici può essere più che doppio se persistono i problemi olfattivi da covid.

Lo rivela una ricerca appena presentata al congresso della Alzheimer’s Association International tenutosi a San Diego, in California. Condotto da Gabriela Gonzalez-Alemán dell’Università Pontificia di Buenos Aires, lo studio ha coinvolto quasi 800 individui, di 60 anni o più e senza problemi cognitivi prima del Covid-19. Ebbene è emerso che, indipendentemente dalla gravità dell’infezione, i due terzi del campione hanno riportato problemi di memoria persistenti dopo la guarigione dal Covid; per metà del campione problemi talmente gravi da interferire con la vita quotidiana.

Ebbene si è visto che in maniera del tutto indipendente dai sintomi dell’infezione e dalla loro gravità, coloro che hanno avuto perdita di olfatto sono risultati più del doppio a rischio di disturbi cognitivi e di memoria persistenti anche tre mesi dalla guarigione.

Secondo gli esperti questo studio prova ulteriormente il fatto che il coronavirus penetra e danneggia il cervello facendo breccia attraverso il naso, come proprio di recente dimostrato in esperimenti di laboratorio da Chiara Zurzolo dell’Istituto Pasteur in Francia i cui risultati sono riportati sulla rivista Science Advances. Il virus sembra in grado di crearsi dei nanotunnel che gli permettono di passare dalle cellule olfattive ai neuroni.

La perdita dell’olfatto può diventare un problema a lungo termine e per trattarlo secondo un nuovo studio della University of East Anglia pubblicato su International Forum of Allergy & Rhinologynon è raccomandato più che i corticosteroidi, una classe di farmaci per ridurre l’infiammazione nell’organismo, un allenamento che prevede l’annusare almeno quattro diversi odori due volte al giorno per diversi mesi. (FONTE ANSA). Foto di Leo da Pixabay.

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