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Cosmetici sbiancanti per la pelle: nuova moda pericolosa tra le immigrate

17 Febbraio 2012 - di Claudia Montanari

ROMA – E dire che, quando fu per Michael Jackson nessuno approvò la sua scelta e il re della musica fu oggetto di numerose critiche.

Eppure uno studio condotto dall’Istituto Nazionale per la salute parla chiaro: molte donne immigrate usano cosmetici sbiancanti per ”il desiderio di inseguire l’ideale vincente della pelle bianca”: bianche ad ogni costo, insomma. Senza contare, ovviamente, che questi cosmetici portano, in un caso su due, a malattie della pelle e lesioni cutanee permanenti.

Lo studio ha avuto come oggetto 82 donne, provenienti prevalentemente dall’Africa (69,5%), che nel 48% dei casi hanno riferito la comparsa di manifestazioni cutanee in seguito all’uso di cosmetici sbiancanti. E il 50% di questi prodotti conteneva sostanze vietate in Europa, come cromo, idrochinone e corticosteroidi.

Oreste Senofonte dell’Iss afferma: ”Molte donne che usano questi prodotti hanno una buon livello di istruzione e, per la maggior parte, sono a conoscenza del rischio che comporta l’uso di queste creme, tuttavia il desiderio di perseguire i canoni occidentali è più forte”. I prodotti analizzati, come saponi, creme e oli erano stati acquistati in larga parte nei Paesi d’origine ma il luogo di produzione è dentro i confini dell’Unione Europea, dove però è vietata la commercializzazione.

”Esiste un passaparola tra queste donne che si dividono le quantità di prodotti pur di usarli – aggiunge Costanza Majorani dell’Iss – . Costano pochi euro nei mercati locali e sono acquistabili anche su Internet ma lì costano molto di piu”’.

Nel 43% dei casi è stata riscontrata una dermatite da contatto, nel 28% una dermatite eritemato-desquamativa, nel 12,5% una dermatite pigmentata e nel 10% una dermatite leucodermica.