Colesterolo, 5 cibi per abbassarlo naturalmente
Ci sono due tipi colesterolo, quello HDL, ovvero “buono”, e LDL, quello “attivo”. In generale, avere il primo alto è un sintomo salutare, mentre avere il secondo elevato è collegato a un aumentato rischio di malattie cardiache. Non esistono criteri unici su quando iniziare lo screening per controllare il colesterolo né su ogni quanto ripetere gli esami, né a quale età smettere: il medico dovrebbe regolarsi sul profilo di rischio individuale del paziente, ma è comunque raccomandabile fare un primo screening negli uomini intorno ai 40 anni e nelle donne intorno ai 50 o in post-menopausa.
L’alimentazione è fondamentale se si vuole portare avanti uno stile di vita sano. Fondamentale anche dire addio al fumo della sigarette e includere una buona dose di movimento nella routine quotidiana. Il sito americano Health.com elenca una serie di cibi che sono utili per aiutare a gestire o migliorare il profilo generale del colesterolo e ridurre il rischio di malattie cardiache con la premessa che solo uno specialista, un dietologo o un nutrizionista, possono suggerirvi uno specifico e autorevole regime dietetico da seguire.
Iniziamo con i legumi. Diversi studi li hanno collegato il consumo di fagioli, lenticchie e piselli, ceci alla riduzione del colesterolo. Una ricerca, pubblicata sul Canadian Medical Association Journal, ha scoperto che una tazza di 3/4 di questi alimenti ogni giorno ha abbassato il colesterolo LDL del 5%. Sono sazianti e versatili. Basti pensare al caso dell’hummus, una delle salse più amate del momento, a base proprio di ceci.
Anche l’avocado è alleato. Questo frutto esotico è ottimo contro le sindromi metaboliche, ovvero un insieme di fattori di rischio, tra cui la glicemia alta, colesterolo, pressione sanguigna e obesità, che portano ad aumento del rischio di diabete di tipo 2 e di malattie cardiovascolari. La ha confermato una revisione della letteratura scientifica condotta presso la l’Università di Scienze mediche di Mashhad, in Iran, e pubblicata sulla rivista Phytotherapy Research.
Uno studio thailandese ha riscontrato effetti positivi in chi ha consumato farina d’avena o porridge di riso per quattro settimane. Le persone che hanno mangiato la farina d’avena hanno registrato una riduzione del 5% nel colesterolo totale e una riduzione del 10% di quello cattivo. Questi cereali poco diffusi sulle tavole italiane sono ricchi di beta glucani, una fibra solubile che riduce l’assorbimento del colesterolo nell’intestino.
Anche le mandorle e il tè verde sono alleati. Uno studio pubblicato sul Journal of Nutrition ha scoperto che tra i pazienti con malattie cardiache, consumando solo 10 grammi di mandorle prima di colazione (circa 8 mandorle), hanno aumentato significativamente i livelli di HDL protettivo. Il tè verde è notoriamente un toccasana per la salute e risulta utile nella lotta al colesterolo, ovviamente non zuccherato, questo è fondamentale.
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