Sindrome del colon irritabile: cibo ultra processato nel mirino. Lo studio

Cancro del colon-retto: 14 cibi alleati della prevenzione

1 Gennaio 2020 - di Silvia_Di_Pasquale

Ogni anno più di un milione di persone nel mondo riceve una diagnosi di cancro del colon-retto. Circa il 25% delle diagnosi di questo tumore avviene tardivamente, riducendo moltissimo le possibilità di sopravvivenza del paziente. La prevenzione è fondamentale, così come confrontarsi costantemente con il proprio medico per ricevere tutti i consigli necessari a prevenirlo.

Tra i fattori di rischio c’è l’alimentazione sbagliata, per esempio una dieta ricca di carne rossa, come manzo, agnello o maiale e carni lavorate. Altri fattori di rischio includono sovrappeso e obesità. Come si legge sul sito Medical News Today, durante uno studio che puntava ad analizzare degli effetti secondari sull’uso dell’aspirina, i ricercatori hanno identificato il potenziale di un metabolita flavonoide per la prevenzione del cancro del colon-retto. Questo composto si trova in frutta e verdura, come more, mirtilli, uva rossa, mele, cipolle rosse, broccoli, melograno, fragole, albicocche, cavolo rosso e bucce di melanzane viola, oltre a cioccolato e .

Durante la loro indagine, il professore associato Jayarama Gunaje e il suo team di ricercatori hanno scoperto nuovi dettagli sui flavonoidi e su come potrebbero prevenire il tumore. “Il nostro laboratorio ha lavorato sul meccanismo di prevenzione del cancro con l’aspirina (acido acetilsalicilico), un farmaco domestico noto per ridurre la comparsa di tumori del colon-retto da oltre un decennio”, ha spiegato Gunaje a Medical News Today.

“Mentre studiavamo questo fenomeno, stavamo conducendo esperimenti sul ruolo dei metaboliti dell’aspirina e di altri derivati dell’acido salicilico per la loro capacità di inibire la crescita delle cellule tumorali”. Il team ha scoperto che l’acido 2,4,6-triidrossibenzoico (2,4,6-THBA) – composto prodotto quando i batteri intestinali scompongono i flavonoidi – inibisce gli enzimi coinvolti nella divisione cellulare.

Gunaje ha aggiunto che “È interessante notare che [2,4,6-THBA] è presente anche in piccole quantità nel vino rosso, probabilmente [a causa della] degradazione dei composti flavonoidi nelle uve durante il processo di fermentazione”.

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