capelli biondi castani

Donne, bionda non basta: maschi preferiscono capelli sani

7 Luglio 2013 - di Claudia Montanari

ROMA – Gli uomini preferiscono le bionde? Sì, ma non basta, devono avere anche dei capelli sani, morbidi e lucenti.

Secondo una sricerca dei  sociologi e antropologi della University of Goettingen, in Germania, se è vero che le bionde si avvicinino più delle more al sogno erotico maschile, è anche vero che essere bionde non basta ma è lo stato di salute dei capelli ad influenzare l’attrazione fra i sessi. È il fattore “good-looking” a fare la differenza: se le chiome sono lucenti scocca la scintilla, se sono aride e maltenute, seppure biondissime, si spegne.

La ricerca, condotta su 50 uomini e 50 donne dai 31 ai 50 anni di età, è stata pubblicata recentemente sul Journal of cosmetic dermatology. I ricercatori hanno registrato con una tecnologia digitale gli sguardi e il giudizio maschile di fronte a capigliature tinte o naturali, ben tenute o danneggiate, con punteggi prestabiliti. Di fronte a capelli sani (naturali o tinti non conta, sostengono gli autori) gli occhi maschili si sono soffermati associandoli alla giovinezza, alla salute e ad un alto grado di attrazione. Le chiome rovinate, stoppose e spente, di qualsiasi colore, hanno ottenuto solo qualche occhiata veloce e sono state ritenute indice di vecchiaia.

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”Studi precedenti hanno dimostrato che la percentuale di bionde è più elevata su riviste tipo Vogue o Playboy rispetto a quanto non lo sia in campioni reali di donne e ciò suggerisce che il biondo corrisponda all’ideale di bellezza per il sesso forte”, spiega Bernhard Fink, direttore dello studio. ”Altri studi recenti hanno anche dimostrato che le more sono ritenute dagli uomini più ‘age’ delle bionde già a 30 anni di età anche se, in altri studi, i capelli chiari sono stati giudicati dagli uomini come indice di promiscuità. Ora scopriamo che la reale differenza la fa lo stato di salute delle chiome, il ‘good-looking’ viene interpretato come indice di giovinezza e quindi, secondo la psicologia evoluzionista, elemento di fertilità e segnale di potenziali capacità riproduttive”.