Camille Pissarro. Primavera

Ucraina: Picasso e Kandinsky in un piccolo museo di campagna

31 Maggio 2013 - di lbriotti

PARKHOMIVKA (UCRAINA) – Picasso, Kandinsky, Majakovskij, Van Dyck, Pissarro, Malevic, Repin, Millet. Difficile immaginare che opere di artisti di questo calibro, un tempo possedute ad esempio dall’Ermitage, siano esposte in un piccolo museo sperduto nel bel mezzo della campagna ucraina. Eppure è proprio così.

Il museo si trova a Parkhomivka, un paesino di appena 3.000 abitanti a circa 400 chilometri a est di Kiev. Per arrivarci bisogna partire da Kharkiv e prendere una delle poche marshutke (minibus) che passano da quelle parti, inoltrandosi per due ore e mezza tra i boschi e i campi su una strada dissestata che costringe l’autista a un vero e proprio slalom tra le buche. Una volta scesi, bisogna proseguire a piedi per circa un quarto d’ora, attraversare un ponte e passare davanti a uno zuccherificio di fine Ottocento in parte ancora attivo; poi, in fondo a un sentiero polveroso, ecco finalmente il piccolo edificio rosso dal tetto verde che ospita il museo.

Proprio all’ingresso, una targa commemorativa ricorda un certo Afanasi Luniov, insegnante di storia nella scuola del villaggio: è a lui che si deve la nascita del museo di Parkhomivka. Negli anni di Krusciov e Brezhnev, Luniov accompagnò i suoi allievi in gite d’istruzione in tutta l’Urss, stringendo legami con artisti e curatori di mostre e riuscendo a far donare alla scuola numerose e importanti opere. Con il tempo divennero così tante che si decise di fondare un museo, diretto naturalmente da Luniov e che adesso porta il suo nome. “Nel museo – spiega all’Ansa la direttrice Elena Semenchenko tra le sale deserte – sono conservati circa 6.500 tra quadri, statue, disegni e oggetti d’arte vari, ma visti gli spazi a disposizione, solo mille sono esposti al pubblico”.

Sono opere che erano conservate nei depositi di musei e gallerie di primissimo piano, come l’Ermitage di San Pietroburgo e il Pushkin di Mosca, o che sono state donate alla scuola da pittori e collezionisti. Perle d’arte, di cui però possono godere solo pochi appassionati disposti ad affrontare un viaggio lungo e faticoso. Spiccano disegni di Pablo Picasso, tra cui una colomba con un ramoscello d’ulivo del 1961 e un ritratto del premio Nobel per la chimica Frederic Joliot-Curie, un acquarello del padre dell’Astrattismo Wassily Kandinsky intitolato ‘Quiete’, e ‘Suprematismo 65’, un altro acquarello del fondatore del Suprematismo, Kazimir Malevic, che a Parkhomivka ha pure vissuto per qualche anno.

E poi ci sono due grandi disegni a colori in cui Vladimir Majakovskij ha ricreato i costumi dei personaggi del suo dramma ‘Mistero buffo’. Le sale del piccolo museo di Parkhomivka non accolgono però solo opere del Novecento, ci sono anche dipinti dei secoli precedenti, tra cui una ‘Primavera’ dell’impressionista francese Jacob Camille Pissarro e un ‘Ritratto di Tom Chaloner’ del grande pittore fiammingo Antoon Van Dyck. Ma qui, nel cuore della campagna ucraina, c’é anche un po’ di Italia: due acquarelli di Alexandr Ivanov che rappresentano paesaggi italiani e un panorama del foro romano di Giovanni Battista Piranesi. Infine, all’ingresso/uscita del museo – dove sono di guardia due poliziotti, sono esposti i capolavori dei piccoli artisti di Parkhomivka: i bambini e i ragazzini del villaggio in cui insegnava Afanasi Luniov.

Le foto delle opere custodite nel piccolo musei (foto Ansa)