La nuova pop-star Lana Del Rey: usignolo o bufala?

19 Marzo 2012 - di marina_cavallo

Il mondo della musica non ha le idee chiare su Lana Del Rey, cantautrice americana che vive in Scozia, salutata come nuovo «fenomeno» pop. Stati Uniti e Gran Bretagna ne subiscono il fascino già da qualche mese, alternando le lodi alle critiche.

Nata Elizabeth Grant, 25 anni, è stata definita da alcuni la «nuova Adele» e da altri l’ennesima trovata studiata a tavolino. Due anni fa si esibiva nei locali con il nome d’arte di Lizzy Grant: aria dimessa, capelli platinati, look acqua e sapone. Il suo primo album, Lana Del Ray, prodotto all’epoca da un’etichetta indie, è stato un fiasco. Non è più in commercio e i singoli sono stati tolti da iTunes: per non influenzare i fan, secondo la versione ufficiale; per evitare figuracce, secondo i detrattori.

Oggi, chiusa nell’armadio Lizzy, è Lana a far da padrona: boccoli rétro, broncio seducente (e, secondo i maligni, frutto di qualche punturina da lei però sempre negata), un restyling pagato dal padre milionario. Il suo primo album come Lana del Rey, Born to Die, è in uscita il 30 gennaio per una major discografica, la Interscope Records della Universal, mentre il singolo omonimo – corredato di video pieno di sangue, fuoco e bandiere americane – è già disponibile. Il successo è fresco, arrivato solo a ottobre con Video Games, brano diffuso in Rete e su YouTube: un video dai tratti amatoriali, immagini sgranate di bambini che nuotano e fanno skate, venti milioni di visite finora. Da lì, un crescendo di copertine, interviste, il premio Next Big Thing agli inglesi Q Awards.

Ma la ruota gira, e ora Lana ha passato quella che per The Atlantic Wire è stata «la sua settimana peggiore». Prima l’esibizione al Saturday Night Live nel weekend: quella che doveva essere la consacrazione, si è trasformata in un disastro. Presentata da Daniel Radcliffe, fasciata in un abito bianco da sirena, la Del Rey ha presentato due brani, steccando e andando fuori tempo. «Ero solo nervosa», ha commentato, ma in tanti si sono chiesti dove sia finito questo tanto strombazzato talento.

Juliette Lewis, rocker oltre che attrice, ha twittato: «Guardare questa “cantante” al SNL è come guardare una dodicenne che fa finta di cantare nella sua cameretta». Brian Williams, anchorman della Nbc, ha persino inviato un’email al sito Gawker in cui definisce
Fino a un paio di anni fa, Lana Del Rey si esibiva come Lizzy Grant (YouTube)
la performance «uno dei peggiori debutti nella storia del SNL». Come se non bastasse, ora Lana è stata accusata di plagio: la sua Video Games sarebbe stata copiata addirittura da una canzone greca del 1991, Dromoi Agapisa Pou di Elena Vitali.

Nonostante le critiche, Lana Del Rey pare essere davvero destinata al successo (per quanto, forse, effimero): le prevendite online su Amazon del suo album l’hanno già inserito nella top 25 degli Stati Uniti.
«Un giorno sarà sulla copertina di Rolling Stone», ha pronosticato Noah Levy, caporedattore di In Touch Weekly. Staremo a vedere.

di Francesca Bussi (Vanity Fair)