Fiorella Mannoia, tributo a Lucio Dalla con 5 nuovi brani

Fiorella Mannoia, “A te”, tributo a Lucio Dalla: “Mi ha dato tanto”

29 Ottobre 2013 - di Claudia Montanari

ROMA – In progetto c’era un nuovo disco di inediti. Fiorella Mannoia era impegnata a scrivere, a provare. Buttava giù righe, cancellava, progettava. Poi quella voce dentro, un impulso irrefrenabile. Ed è nato “A te“, un disco tributo a Lucio Dalla. Non un semplice album di cover, ma un vero e proprio omaggio ad uno dei più grandi artisti italiani: “Lo dedico a te, Lucio, che mi hai dato tanto“.

Intervista da Michela Tamburrino per La Stampa, Fiorella Mannoia si racconta. Spiega i motivi che l’hanno portata a creare questo immenso tributo a Lucio Dalla e racconta se stessa:

Mannoia, una grande amicizia con Lucio Dalla?
«No. Non mi piacciono quelli che dopo tirano fuori rapporti inesistenti. Non ero intima ma ci siamo frequentati anche sul palco. Abbiamo cantato insieme tante volte Anna e Marco. Lui senza saperlo mi ha insegnato molto, nel suo modo tipico, tenendo in poco conto la ginnastica vocale e più le sensazioni»

I detrattori potrebbero dire che ha cavalcato l’onda facile dell’emozione
«Questa cosa mi ha tolto il sonno. Non ho fatto un disco canonico e non ne farò un tour, non mi sembra elegante, forse solo due concerti e poi basta. Mi sono trovata di fronte a un repertorio immenso e il bisogno di attraversarlo si è fatto impellente. Dopo lo choc della sua morte ho inserito Cara nei concerti ma era troppo poco».

Che significa disco non canonico?
«In studio non mi sembrava abbastanza, ho scelto la presa diretta, con l’orchestra Sesto Armonico e i cinque direttori storici, tutti insieme, tutti eleganti. Ho chiamato Ron per Felicità e lui non poteva mancare, ha scritto con Dalla pagine importanti ed era presente nella sua vita in modo preponderante e Alessandra Amoroso»

Che non entra in queste categorie
«Ma ha una voce fantastica. Pochi sanno che Lucio aveva un’estensione vocale pazzesca, tanto che mi sono sentita in difficoltà. Solo un cantante può capire quanto sia difficile cantare Dalla. Ho chiesto ad Alessandra “La sera dei miracoli” e lei, senza prove l’ha restituita con eleganza e grazia. E poi a Lucio piaceva lavorare con i giovani. Come a me»

Lo ha fatto con Noemi e Chiara
«Noi abbiamo il dovere di passare il testimone, non temo che qualcuno mi rubi alcunché. Mi piace il confronto. Mi metto in gioco»

Non solo nella musica
«A volte mi chiedo chi me lo fa fare ma non posso stare zitta. Stiamo vivendo un brutto momento, io ho il dovere di trasmettere speranza ma vedo pochi spiragli. I politici sembra vivano su un altro pianeta, presi dai loro talk televisivi senza capire che il paese deve fare un cambiamento anche generazionale. E noi che godiamo di un’utenza più vasta abbiamo il dovere di intervenire»

Scrive i suoi pensieri sul portale e scrive canzoni. Acquisizione recente
«Ora ne sento il bisogno. Per il nuovo disco ho già mandato dei testi a Fossati e a Bungaro»

Niente tour per Dalla ma il suo tour sì
«E sarà una festa. Partirò a fine marzo e così festeggerò il mio compleanno, 60 anni, con molta ironia, vestirò gli abiti di allora, molto Anni 80»

Una celebrazione in pompa magna
«Dopo quarant’anni di carriera credo di potermelo permettere»

 

In foto: Lucio Dalla e Fiorella Mannoia insieme a Roma 20 Giugno 2009 in occasione del Concerto Corale per il popolo d’Abruzzo (foto LaPresse)