Scostumista -World Press Photo 2018- Per il secondo anno il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita il World Press Photo. Dal 27 Aprile al 27 Maggio in mostra le fotografie selezionate da uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del fotogiornalismo. Ogni anno, da più di 60 anni, una giuria di esperti si esprime sulle migliaia di richieste di partecipazione inviate alla Fondazione World Press Photo di Amsterdam. . Il concorso premia i fotografi professionisti che hanno realizzato gli scatti migliori nell’anno precedente dando un contributo importante al giornalismo visivo. Le narrazioni visive sono giudicate in base alla loro capacità di offrire uno spaccato autentico e accurato del mondo in cui viviamo. Quest’anno tra i 5000 fotografi provenienti da 125 paesi, sono state selezionate per la mostra 45 diverse storie, e grazie a questa esposizione veniamo a conoscenza di ciò che accade nel mondo attraverso l’occhio di reporter che ci raccontano con le loro immagini, storie spesso drammatiche e nascoste. I ritratti fotografici hanno inoltre la capacità di trascendere le differenze culturali e linguistiche e riescono a raggiungere livelli altissimi di comunicazione. Dal 1955 un gruppo di fotografi olandesi organizzò il primo concorso internazionale per presentare il proprio lavoro ad un pubblico globale e da allora l’iniziativa si è ampliata fino a diventare il concorso fotografico più prestigioso al mondo. Per l’edizione 2018 la giuria, che ha suddiviso i lavori in otto categorie, tra cui la nuova categoria sull’ambiente, ha nominato 42 fotografi provenienti da 22 paesi. Tra i vincitori anche 5 italiani: Alessio Mamo, 2° nella categoria People-singole; Luca Locatelli, 2° nella categoria Environment-storie; Fausto Podavini, 2° nella categoria Long-Term Projects, 3° nella categoria General News-storie. In totale ci sono 307 fotografie nominate nelle otto categorie. Sono previste ben 100 mostre per presentare le fotografie in tutto il mondo. La foto dell’anno, scelta nella categoria Spot News, è del venezuelano Ronaldo Schemidt, dell’Agenzia France Presse. Il suo scatto ritrae un ragazzo in fuga, avvolto dalle fiamme, durante una manifestazione nel maggio 2017, contro il presidente Maduro, a Caracas. “E’ una foto classica- commenta Magdalena Herrera, presidente della giuria- ma che possiede un’energia fortemente dinamica. I colori, il movimento e la forza della composizione trasmettono un’emozione istantanea”. Il codice etico applicato al concorso corrisponde al concetto di potersi fidare di ciò che è mostrato nelle foto,le fotografie vengono sottoposte ad un rigoroso processo di verifica per garantire l’attendibilità delle scene riprese. Una fotografia può sempre mentire, ma la differenza tra fotografia e fotogiornalismo è che quest’ultimo deve rendere credibile quello che propone, il rispetto delle regole etiche è molto importante, e la fotografia veritiera e di qualità non si limita a mostrare qualcosa, ma racconta qualcosa. La verità non sarà certamente unica, tutto dipende dall’inquadratura del fotoreporter, ma venire a conoscenza di pezzi di realtà su ciò che accade nel mondo è certamente un viaggio visivo che merita di essere fatto. di Annapaola Brancia d’Apricena
World Press Photo 2018 – (FOTO)
Ronaldo Schemidt
Luca Locatelli
Kadir van Lohuizen
Thomas P. Peschak
Neil Aldridge
Daniel Beltrà
Daniel Beltrà
Thomas P. Peschak
Patrick Brown
Kevin Frayer
Md Masfiqur Akhtar Sohan
Ryan M. Kelly
David Becker
Richard Tsong-Taatarii
Espen Rasmussen
Juan Barreto
Goran Tomasevic
Francesco Pistilli
Alain Schroeder
Stephen McCarthy
Nikolai Linares
Nikolai Linares
Juan D. Arredondo
Erik Sampers
Javier Arcenillas
Javier Arcenillas
Javier Arcenillas
Javier Arcenillas
Heba Khamis
Anna Boyiazis
Carla Kogelman
Carla Kogelman
Magnus Wennman
Giulio Di Sturco
Alessio Mamo
Thomas P. Peschack
Michael Patrick O'Neill
Ami Vitale
Corey Arnold
Roger Turesson
George Steinmetz
Jesco Denzel
Li Huaifeng
Fausto Podavini
Fausto Podavini
Ivor Prickett
Toby Melville
Thomas P. Peschack
Jasper Doest
Tatiana Vinogradova
Adam Ferguson
Lars Boering-Direttore Generale Fondazione World Press Photo e il fotoreporter Francesco Zizola 











