Trapianto barba, nuova moda: epidemia dell'Hipster perfetto

Trapianto di barba, nuova epidemia: la moda dell’Hipster perfetto

4 Marzo 2014 - di Claudia Montanari

ROMA – Stop al gel sui capelli, alle canotte attillate e ai muscoli bene in vista: adesso il trend-epidemia che ha colpito trentenni di mezzo mondo è lo stile “hipster”: cardigan di altri tempi, pantaloni morbidi e più stretti alla caviglia, risvolto marcato, stivaletto. E poi lei, il tratto “distintivo” del vero hipster che si rispetti: la barba. Più lunga e folta che si può.

A dipingere il ritratto dei nuovi hipster è Claudia Casiraghi che su Libero Quotidiano scrive:

“Pantaloni stretti, scarpe stringate e orrendi cardigan appartenuti ad epoche non ben definite fanno il paio oggi con cappelli e cappellini, occhiali dalla montatura eccessivamente retrò e tatuaggi colorati, ostentati come fossero gioielli da chi con orgoglio si proclama «hipster». Che il termine rimandi in realtà ad una sottocultura individuata anni addietro nel bel mezzo degli Stati Uniti poco importa, ciò che conta oggi è che questa pseudo moda è diventata talmente virale da affollare indistintamente Brick Lane e Kreuzberg, Londra e Berlino, Parigi e New York, portando con sé una pletora di trentenni che ha finalmente trovato il modo di riscattare la propria adolescenza. Sfigati prima, «in» ora”.

Look vintage che fa tendenza:

“Le intolleranze alimentari, l’eccessiva magrezza, i pochi muscoli e le strane ambizioni culturaleggianti (meglio, molto meglio, se di aspirazione elitaria), travolte e mescolate in una spirale dal sapore eccessivamente vintage, diventano etichette da indossare insieme ai vestiti usati, comprati per cifre assurde in negozi pseudo alternativi”

E poi lei, la barba ad ogni costo. Tanto da spingere i ragazzi americani a spendere fino a 8 mila euro per un trapianto:

“Portata lunga, in stile pioniere americano, coi baffi arricciati o lasciati crescere in maniera del tutto casuale, campeggia sul volto di tanti, troppi ragazzi, ossessionati dall’essere hipster al punto da spendere 8mila dollari in interventi chirurgici al limite del ridicolo. Il dato choccante arriva da New York dove medici e chirurghi, certo contenti dell’incasso in costante crescita, hanno però denunciato attraverso le pagine della rivista Dna Info l’orrenda deriva presa da quelli che chiamano «hipster wannabe». Non abbastanza irsuti da soddisfare i canoni del «fashion», questi uomini di età compresa tra i venti e i trent’anni sono disposti a pagare cifre folli (dai tre agli 8mila dollari) pur di farsi rimpolpare un po’ la barba. «Quando ho cominciato a praticare gli innesti facciali», spiega il dottor Jeffrey Epstein senza nascondere la sua perplessità, «facevo circa un intervento all’anno, ma questo accadeva ormai due anni fa. Oggi in media faccio tre innesti alla settimana tra New York e Miami».

L’identikit del cliente modello:

“Architetti e artisti o aspiranti tali sono i clienti più diffusi che, prosegue il dottor Epstein, hanno l’ardire di presentarsi in studio sventolando foto di Ryan Gosling e George Clooney, per niente hipster ma molto amati da chi vive delle contraddizioni imposte da questa moda. «Vorrei un look trasandato alla Brad Pitt, ma i baffi di Tom Selleck per piacere », è la richiesta tanto assurda quanto diffusa con cui questi dottori devono convivere quotidianamente, pronunciata però non dalle bocche glabre dei clienti abituali (donne transgender o uomini che al posto della barba si trovano in viso solo una peluria confusa) o da chi per esempio vorrebbe nascondere cicatrici o altro, ma dai modaioli che infestano le strade della Grande Mela. Certo, non sono solo questi a sdraiarsi sul lettino del chirurgo, ma il numero in continua crescita di chi decide di farlo per soddisfare un fine puramente estetico e variabile rende funeste le previsioni per il futuro. E per le sorti dell’Italia.

La situazione in Italia:

“Nel Belpaese infatti la pratica non sembra tanto diffusa come invece è Oltreoceano, ma anche qui l’attenzione morbosa per il volto maschile e i suoi peli sembra crescere a livelli esponenziali. Su Facebook circolano da tempo link e gallerie fotografiche che invitano i ragazzi a lasciarsi come natura vorrebbe, perché la barba non solo è bella ma è utile: protegge il viso dai raggi solari e mantiene la pelle giovane, previene gli attacchi d’asma e ripara dal freddo, senza contare che è virile al punto che «ogni volta che un uomo si rade in una donna un ormone muore». Sondaggi alla mano, pare che sia vero, che l’80% delle donne davvero preferisca l’uomo barbuto, ma questo non deve trarre in inganno: è bene ricordare che gli ormoni femminili muoiono anche quando un uomo arriva a disegnarsi la barba con la matita delle sopracciglia semplicemente per avere un look più mascolino o quando un uomo decide deliberatamente di spendere migliaia di dollari per farsi appiccicare in faccia i peli del petto o i capelli. Pronti a tutto per seguire le tendenze”

Tags