Armani produrrà camici monouso

Giorgio Armani: “Io il primo a chiudere 2 anni fa, ora sfilo di nuovo”

22 Febbraio 2022 - di Claudia Montanari

Giorgio Armani è stato il primo, due anni fa, ad annullare le sfilate fisiche, mettendo al primo posto la tutela della salute. E anche il mese scorso ha preferito disdire gli appuntamenti già in calendario per l’uomo e l’alta moda, sempre in segno di rispetto per la situazione pandemica. Ora Armani non solo torna a sfilare ma, a 30 anni dal lancio della linea AX, apre in Corso Vittorio Emanuele II, a Milano, il primo store italiano del marchio. “Ritorno a sfilare in un momento che per Milano – dice Giorgio Armani all’ANSA – mi sembra di nuovo particolarmente vivace. Con il sistema che torna a muoversi compatto e un ricambio generazionale in corso.

Il grande ritorno di Giorgio Armani

Il ritorno alla normalità si presenta sotto i migliori auspici. Il tanto auspicato cambiamento, forse, non si è verificato, ma a Milano l’energia pre-covid non si è persa. Anzi, la città è in fermento sotto ogni aspetto”. Per questo, “apro il primo negozio A|X in città, il più grande d’Europa, – sottolinea Armani – con il giusto tempismo”. All”andrà tutto bene’ che ha accompagnato l’inizio della pandemia, Giorgio Armani oggi risponde con la speranza che “la lezione di questi due anni così duri non sia passata invano. E che ci abbia almeno insegnato ad avere più rispetto per la terra che abitiamo”.

Un nuovo negozio all’insegna della sostenibilità

Ed è proprio in quest’ottica, “a conferma di un impegno sempre più urgente, che il progetto del negozio è stato pensato per ridurre gli impatti ambientali. Con una scelta accurata dei materiali, facendo attenzione alla loro provenienza, il più possibile riutilizzabili e riciclabili”.

L’intero progetto dello store – 480mq su due livelli, in uno storico edificio di Giò Ponti – è stato infatti concepito in modo da ridurre al minimo l’impatto ambientale, dalla scelta dei materiali, alle finiture e ai rivestimenti fino all’illuminazione. I materiali, dal metallo al vetro, sono smontabili, riutilizzabili e riciclabili.

Il legno e i rivestimenti provengono da foreste certificate FSC (Forest Stewardship Council), mentre il sistema di illuminazione è stato studiato per contenere gli sprechi.

L’importanza di Milano

“Ogni progetto che riguarda Milano, per me, – dice ancora Armani – ha un significato speciale. Il mio mondo non ha confini, ma il suo centro è qui. Questa apertura rappresenta un passo importante nella storia del Gruppo Armani e nell’evoluzione di A|X Armani Exchange, la linea nata nel 1991 e da sempre in sintonia con il mondo dei giovani, il più dinamico dei marchi del nostro portfolio.

Corso Vittorio Emanuele II mi è sembrato il luogo perfetto per l’apertura del primo negozio in Italia. Un’arteria il cui potere di richiamo per generazioni diverse di consumatori perdura nel tempo, il cui fascino attira un pubblico eterogeneo per età, provenienza, inclinazioni.

L’atemporalità, per me, è importante, così come l’inclusione, che qui si realizza appieno. Sono orgoglioso di questo nuovo spazio, non solo perché è il più grande tra quelli aperti in Europa, ma perché testimonia il dialogo costante con la gente, al quale tengo oggi più che mai”.

A rappresentare questo dialogo mai interrotto, anche una nuova modalità di selezione del personale con una ricerca pubblica e aperta a tutta la città, attraverso un’attività di affissioni e una campagna social, con lo slogan ‘I need you’. Un recruiting che sottolinea lo spirito del brand: “Nel 1991 – ricorda Armani – ho avuto un’intuizione, e l’ho chiamata A|X.

Prendendo ispirazione dalla realtà della strada, prima che diventasse uno dei tanti trend, ho creato una linea d’abbigliamento ‘facile’, dai prezzi accessibili, per le nuove generazioni e per chi è giovane di spirito”. Oggi A|X ha una rete di 2850 punti vendita in tutto il mondo e prevede un’ulteriore espansione, con nuovi negozi monobrand: dopo il flagship milanese, aprirà a Roma, Amsterdam, Berlino e Londra.