Troppi parti cesarei, allarme dal ministero: “Rischiosi. E costano troppo”

21 Gennaio 2013 - di Mari

ROMA –  In Italia si ricorre troppo spesso al parto cesareo anche quando non serve. Con rischi per la salute delle mamme e un aumento dei costi per lo Stato. L’allarme arriva dal ministero della Salute, che per ogni cesareo non necessario spende 1.139 euro in più di un ricovero per parto naturale.

Ma non si tratta solo di soldi. L’altro lato negativo è quello dei maggiori rischi per la salute della donne: son un cesareo il rischio di morte per complicanze è triplo rispetto a quello di un parto naturale.

Aumentano anche i rischi di lesioni, in particolare di rottura dell’utero in una successiva gravidanza: 42 volte più probabile che dopo un parto vaginale.

“E’ evidente che il taglio cesareo è un intervento chirurgico non privo di rischi, sottolineando dal Ministero, e deve essere eseguito solo se si verificano le condizioni mediche che lo rendono necessario. Se non vi sono controindicazioni, il parto naturale è da preferire al taglio cesareo, per la tutela della salute della partoriente e del bambino”.

Oltre ai rischi per la salute, da valutare è anche il fattore dei costi. Un ricovero ospedaliero per parto naturale, in regime ordinario con degenza superiore ad un giorno costa 1.318,64 euro, mentre lo stesso tipo di ricovero per parto cesareo ha una tariffa di 2.457,72 euro. Ogni cesareo in assenza di indicazione clinica, sottolinea il ministero, ”comporta quindi un impegno di spesa non necessario pari a 1.139,08 euro”.