Coppia lesbica partorisce: all’ospedale il “padre” sul braccialetto del bebé diventa “partner”

10 Gennaio 2013 - di Mari

PADOVA – Non più “padre” e “madre”, ma “partner”: con quest’idea sui braccialetti per i neonati l’ospedale di Padova ha evitato possibili discriminazioni nei confronti di coppie omosessuali. 

Quest’ospedale ha avuto tra le proprie partorienti una donna lesbica. Così sul braccialetto messo al polso del figlioletto in cui sono segnati il nome del bebè e dei suoi genitori, al posto di “padre” il personale ha pensato di scrivere “partner”, onde evitare possibili fraintendimenti.

I medici e gli infermieri si sono ritrovati davanti una coppia di fatto. Non contemplata dalla legge ma dalla realtà. Nonostante i vincoli della legge 40, che vietano la fecondazione eterologa, le due donne erano riuscite ad avere il loro figlio.

Così a Padova hanno fatto i conti con i dati di fatto. Hanno accantonato questioni ideologiche e hanno liberato la concretezza. Così niente più “padre”, accanto alla mamma che ha partorito il figlio, ma semplicemente “partner”.