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Oscar 2013: le foto dei vincitori e del red carpet

25 Febbraio 2013 - di Claudia Montanari

LOS ANGELES – Mentre il popolo italiano è impegnato alle urne per le elezioni 2013, in quel di Los Angeles è stata una notte sfavillante in occasione dell’85esima edizione degli Academy Awards.

Una notte degli Oscar che ha riservato sorprese e delusioni. Il Premio come miglior film se lo è aggiudicato “Argo”, di Ben Affleck.

L’annuncio è stato dato direttamente da Michelle Obama in collegamento dalla Casa Bianca: ”Sono onorata di introdurre i candidati per il miglior film -ha detto la first Lady- e aiutare a celebrare opere che sollevano lo spirito, che ampliano la mente e ci trasportano in posti che non avevamo mai immaginato. Questi nove film -ha aggiunto- ci hanno portato indietro nel tempo e in giro per il mondo. Ci hanno fatto ridere, piangere e ci hanno fatto stringere un po’ più forte i braccioli della nostra poltrona. Ci hanno insegnato anche che l’amore può vincere contro tutto, ci hanno ricordato,che possiamo superare ogni ostacolo se andiamo nel profondo e combattiamo abbastanza duramente per trovare il coraggio dentro noi stessi. E’ attraverso il cinema che i nostri bambini imparano ad allargare la loro immaginazione e a sognare un po’ più in grande e ad impegnarsi ogni giorno per raggiungere i loro sogni”, ha concluso Michelle Obama.

Un commosso Ben Affleck, nel ritirare la statuetta ha detto: ”Grazie ai miei amici in Iran che vivono in condizioni non facili e a mia moglie che ha lavorato al nostro matrimonio per dieci Natali. Grazie all’Academy. Non importa quanto certe cose ti possano buttare giù. Nella vita, alla fine bisogna sempre risollevarsi”.

Ma tutti i film in lizza per le statuette principali hanno alla fine vinto almeno un premio importante: chi però ne ha prese più di tutti è stato “Vita di Pi” di Ang Lee, che si è aggiudicato quattro premi compreso quello alla miglior regia.

Il plurinominato “Lincoln”, ha ricevuto due premi, tra cui, come da previsioni della vigilia, l’Oscar come migliore attore andato a Daniel Day Lewis per la sua straordinaria interpretazione. “Devo tutto allo sceneggiatore Tony Kushner, al nostro skipper, Steven Spielberg, e alla bellissima anima e corpo di Lincoln… questo premio è per mia madre”, ha detto Day-Lewis, ricevendo dalle mani di Meryl Streep la statuetta che lo fa entrare nella storia: l’attore 55enne è l’unico interprete maschile ad aver vinto tre statuette come protagonista. Katharine Hepburn ha vinto quattro Oscar come attrice protagonista mentre Jack Nicholson, Meryl Streep, Ingrid Bergman e Walter Brennan hanno tutti collezionato tre statuette ma sommando interpretazioni da attori protagonisti e non protagonisti. L’attore britannico ha aggiunto: ”Non so davvero come sia successo, ma so che ho ricevuto molto di più di quello che meritavo nella mia vita, grazie Academy”.

L’Oscar per la migliore attrice protagonista è andata ad una incredula Jennifer Lawrence per “Il lato positivo” e l’attrice, forse anche per l’emozione o per il lungo abito bianco con strascico indossato, è inciampata mentre raggiungeva il palco per ritirare la statuetta. A consolarla ci ha pensato una standing ovation del pubblico.

Pluripremiato anche l’altro favorito della vigilia “Les Miserables”, che è stato il terzo film, oltre a “Vita di Pi” (che ne ha avute addirittura quattro) e “Argo” ad ottenere tre statuette, tra cui quella per la migliore attrice non protagonista andata a una commossa Anne Hathaway che ha ringraziato il marito, al momento di ricevere l’ambito premio.

L’Oscar per il migliore attore non protagonista invece è andato, per la seconda volta in tre anni, e sempre grazie a un film di Tarantino, a Christoph Waltz, per ‘Django Unchained’, che se lo era già aggiudicato per ‘Inglorius Basterds’ dello stesso regista. A Tarantino è andato anche l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale.

Il Migliore film d’animazione è stato giodicato ‘Brave’, mentre l’Oscar per il migliore film straniero è andato all’austriaco ‘Amour’, in un’edizione in cui l’Italia era già rimasta fuori dalla short list delle prenomination.