Il papà debuttante, libro che educa i padri a diventare "mammi" perfetti

Il papà debuttante, libro che educa i padri a diventare “mammi” perfetti

27 Marzo 2015 - di Silvia_Di_Pasquale

PARIGI – Il papà debuttante, libro che educa i padri a diventare “mammi” perfetti. Una fatica letteraria di Lionel Paillès (giornalista, padre di due figli) e Benoît Le Goëdec (ostetrico, padre di cinque figli), bestseller in Francia (sette edizioni di fila e centomila copie). L’obiettivo non è quello di creare un papà qualunque, ma un babbo superpreparato, che frequenta i corsi pre-parto, che sa tutto sulla gravidanza e le contrazioni, che è consapevole di come si allatta e di come bisogna preparare la pappa perfetta.

Un manuale che risponde a piccoli e grandi dubbi, da “mia moglie è incinta, può prendere l’aereo?” a “che cosa sono dovuti i continui sbalzi d’umore della mia adorata?”. Ma siamo certi del fatto che un genitore di sesso maschile abbia bisogno di essere indottrinato per svolgere il suo ruolo in maniera brillante? E soprattutto, questa figura del papà perfetto e saputello ha un riscontro nella realtà o è finzione letteraria? Queste sono le domande che si pone Eleonora Barbieri, che nel suo blog su Il giornale analizza la figura del papà debuttante, proposta nel libro:

“Studia tutto quello che c’è da fare e sapere prima, durante e dopo il parto. Ma siamo sicuri di volerlo? (…). Sono padri che esistono solo nelle librerie, quando comprano questo manuale con «220 risposte a piccoli e grandi dubbi», dal tasso di fetore della cacca al tipo di pannolini da usare, dalla spremuta d’arancia contro il raffreddore (a un neonato?) al cronometro per misurare la distanza fra una contrazione e l’altra, per calcolare il momento giusto in cui portare la compagna in ospedale”.

“Insomma una serie di amenità terrificanti che fanno snasare a chilometri di distanza il pericolo di avere a che fare con un maschio del genere, prima e figuriamoci durante o – ancora peggio – dopo il parto”.

D’altra parte oggi il tema della “paternità” è una questione che va analizzata, un’esprerienza non vissuta più con naturalezza: l’uomo deve arrivare preparato al parto così come la donna. E per colmare tutte le sue lacune, ecco che l’editoria gli offre aiuti concreti, che forse, riuscità a mettere in pratica a malapena.

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