Sassari, aprì la porta al suo stupratore, niente risarcimento: Concorso di colpa

Sassari, aprì la porta al suo stupratore, niente risarcimento: Concorso di colpa

22 Ottobre 2013 - di aavico

SASSARI – Sei anni fa aprì la porta al suo stupratore: per questo una donna di 80 anni non avrà diritto al risarcimento. La colpa è anche sua, secondo l’Avvocatura dello Stato, che le ha negato l’assegno. Il suo violentatore avrebbe dovu­to risarcirla, così come stabilito dal Tribunale, con 30 mila euro. Ma in quanto nullatenente, non ha mai provveduto a corrisponderle la cifra.

Per questo i legali dell’anziana hanno cita­to in giudizio la Presidenza del consiglio dei ministri, in virtù di una direttiva europea del 2004 che in caso di insolvenza del responsabile impone al Pae­se di residenza di garantire un indennizzo a chi abbia subito un crimine violento. Come da copione, l’Avvocatu­ra di Stato si è opposta, solle­vando mille eccezioni. Ma fra tutte spicca quel “concorso di colpa” che oltre al danno non risarcito, evidenzia la beffa del caso.

Aver aperto la porta e fatto entrare in casa lo sconosciuto che l’ha aggredita, picchiata e violentata, prima di scappare e costringerla a mettere in lavatrice le lenzuola con le tracce dell’odioso crimine, equivale, secondo l’Avvocatura dello Stato, a concorso di colpa. Come a dire: chi è causa del suo male pianga sé stesso.