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Cliente denuncia prostituta: “Sesso insoddisfacente e incompleto”

26 Marzo 2014 - di aavico

AUCKLAND – “Non abbiamo finito di consumare il rapporto sessuale, voglio 70mila dollari di risarcimento”. Questa la singolare richiesta di uncliente insoddisfatto che ha portato la suaprostituta “di fiducia” davanti alla corte della Nuova Zelanda. L’uomo si è appellato al Consumer Guarantees Act, la legge per la tutela dei consumatori, facendo però infuriare il giudice che ha bocciato la sua richiesta.

Il Time racconta che la storia approda al tribunale della Nuova Zelanda nel febbraio 2012, quando l’uomo dopo due mesi di incontri con la prostituta, a cui aveva regalato un telefono e pagato le prestazioni, decide che non era soddisfatto del servizio fornito. La donna allora si è offerta di restituirgli cellulare e soldi, ma l’uomo non li ha accettati e ha chiesto al giudice un risarcimento di 70mila dollari per danni.

Secondo il cliente, la prostituta avrebbe ”ottenuto un ingiusto pagamento” e violato le leggi che tutelano i consumatori. Forse però il cliente non si aspettava la reazione del giudice che si è occupato del caso, Peter Woodhouse, che infuriato ha rigettato le accuse, definendo quello dell’uomo “un uso improprio della corte e dei processi”:

“Non solo ritengo che il processo sia frivolo, ma anche che sia vessatorio”.

Per il cliente è arrivata così una doppia insoddisfazione.