Primo appuntamento nell'era del 2.0: cosa non dire... e non fare

Primo appuntamento nell’era del 2.0: cosa non dire… e non fare

31 Marzo 2014 - di Claudia Montanari

ROMA – Primo appuntamento nell’era del 2.0: come comportarsi? Cosa fare ma soprattutto cosa non fare? In questi ultimi anni con l’avvento di Internet nella vita quotidiana l’approccio con le altre persone è profondamente cambiato.

Massimiliano Parente traccia su il Giornale un ritratto ben riuscito del nuovo fenomeno dilagante e di come siano cambiati i rapporti tra uomo e donne nell’era del web. Si legge su il Giornale:

“Dunque, al principio c’erano solo le chat, e i rischi quelli classici degli incontri al buio in epoca epistolare pre-informatica: si fingeva. Chattavi con una ventenne, in realtà era una quarantacinquenne isterica in menopausa. Eri un impiegato, e raccontavi di essere un miliardario, tanto i soldi per fingere un paio di sere li avevi messi da parte. Oggi è più pericoloso perché la ventenne ha in realtà quindici anni e se non stai attento non solo ti intercettano e ti arrestano perché è una baby squillo, che è il meno, ma magari a tua insaputa scopri di aver sposato la Mussolini. In ogni caso, se cercate una relazione o un’avventura, i problemi sono altri: ci si è detti talmente tutto su Facebook, su iMessage, su Whatsapp, su Skype, vita, morte, miracoli, foto, video, note audio, che quando ci si vede non si sa di cosa parlare né soprattutto come mandarsi gli emoticon”.

I single, l’amore e il sesso:

“Tra l’altro un recente sondaggio coglie sicuramente un dato reale: il 35% dei single scappa se sente parlare d’amore. In verità non è una grande scoperta, e non vi dice un’altra verità: il restante 65%, soprattutto se maschi, pensa lo stesso, ma mente. Eppure la soluzione è semplice: fare sesso subito, la cena romantica dopo. Se il sesso è stato moscetto, meglio per entrambi salutarsi senza rancori. In tempi di crisi, inoltre, si risparmia di pagare una cena per niente”

Cosa dire e cosa non dire:

Evitate argomenti politici, si finisce regolarmente per litigare, mentre se siete grillini mandate tutto in streaming, non si sa mai, magari il vostro pretendente ha nel cervello un microchip che è controllato dagli Stati Uniti, o da Renzi, che è controllato dalle banche. Se lei è femminista evitate i simboli fallici, quando arrivate al dunque guardatevelo perplessi e fate finta sia un corpo estraneo capitato lì per sbaglio. Se state tradendo vostra moglie o vostro marito sappiate che la Cassazione ha stabilito che le corna virtuali sono tradimento lo stesso, quindi tanto vale farle reali”

Facebook:

“Non usate il vostro account facebook quotidiano: createvene uno alternativo. Mostrate la verità, ma con moderazione. Insomma, evitate l’orrore della vostra vita quotidiana: le foto delle vacanze, quei tinelli tristissimi, le cene dai vostri parenti a Natale, e foto di cotechini, zamponi, pastasciutte, fareste passare la fantasia di venire a letto con voi anche a Walt Disney o al marchese de Sade”

Animali? Sì, ma con moderazione:

“Eviterei anche di parlare del vostro gatto, cane, coniglio da appartamento. È vero, su Instagram lui/lei vi ha messo un sacco di mi piace, ma cliccare è facile. In generale quelli che parlano solo dei loro animali sono insopportabili quasi quanto le mamme che parlano solo dei loro bambini. E poi l’altro ha paura di ritrovarsi a letto non con le vostre unghie ma con quelle del vostro siamese conficcate nelle chiappe, oppure di aver usato il preservativo per non prendersi l’Aids e tornare a casa con le zecche. Gli amanti degli animali devono accoppiarsi con gli amanti degli animali, punto. Al limite con animali di altre specie, la zoofilia non è un reato”

Attenzione all’alimentazione:

pensavate fosse vegetariana, invece è vegana, e cucinarle un uovo al tegamino è una gaffe imperdonabile. Se proprio siete masochisti, e volete andare avanti lo stesso, improvvisate proclami infervorati contro l’umanità cattiva e carnivora, se non vi vengono spontanei copiateli dagli status di Isabella Santacroce”

Ricordate di mandare a lui/lei delle foto credibili di voi stessi:

“Infine, mandate delle foto somiglianti perché, tranne che a Berlusconi, la realtà non vi photoshoppa. Su facebook evitate le foto con troppi amici perché gli amici altrui irritano e basta, e anche le foto troppo solitarie, penseranno che fate così schifo da non avere amici. Dubitate, però, anche di chi prima vi fa vedere solo un dettaglio, un occhio, una bocca, uno scorcio di perizoma. Dubitate nel bene e nel male, perché o è un cesso o è una strafiga che si finge cesso per vedere se la desiderate a prescindere, bella pretesa.

Al contrario, per quanto riguarda gli account maschili, in carenza di immagini pensate subito male, sono sempre cessi: un uomo bellino è come Andrea Scanzi da Lilli Gruber, si mette in mostra più che può, è lui la vera femmina. Nel caso, argomenti consigliati: creme per il viso, cosmetici e smalto per le unghie. Non quelli che usa lei, ma quelli che usa lui”